Lettera aperta al Sindaco di Carassai
Carassai | La Segretaria dell'Unità di Base dei DS di Carassai, Maria Antonella Moroni, ha scritto una lettera al Sindaco Pallottini ed ha diffuso il documento in paese. Il testo integrale.
di Giancarlo Fabiani
Giardino di Carassai
"Egr. Signor Sindaco,
ho deciso di scriverle questa lettera e portare il contenuto della stessa, a conoscenza dei cittadini del nostro paese, dopo aver ricevuto, in data 01/02/2003, una vostra comunicazione (prot. N. 3243) nella quale ho riscontrato notizie non corrispondenti al vero , concernente le lesioni che si sono verificate, nell'ultimo anno, in diversi edifici siti in Via Roma e Via Indipendenza.
Ritengo quindi opportuno raccontare i fatti e precisare alcune cose che Le potrebbero servire per correggere le sue distorsioni ed i suoi pregiudizi.
Nel mese di agosto del 2002, precisamente il giorno 29, recatami nell'immobile sito in via Roma n.61, di proprietà di mia zia Sig.ra Bocci Augusta, ho rilevato delle vistose crepe.
Preoccupata, ho preso subito contatti con il Sig. Concetti Goffredo e Michetti Adornino che condividono con mia Zia la proprietà della parte lesionata. Si è ritenuto andare in Comune per parlare con il tecnico Geom. Tomassetti che, dietro nostra esortazione, ha visitato gli immobili.
E' stata molto utile quella ricognizione perché ho scoperto che le lesioni non interessavano solo casa mia, ma altri edifici della zona. Tutto ciò ha creato ancora più preoccupazioni dal momento che l'immobile di nostra proprietà è occupato da un inquilino.
Per tale motivo, in data 18/09/2002, abbiamo inviato all'ufficio Tecnico e a Lei, per conoscenza, una raccomandata con la quale chiedevamo un sopralluogo per verificare l'eventuale pericolosità dei luoghi. In data 03/01/2003, quindi dopo più di tre mesi, non avendo avuto ancora nessuna risposta, abbiamo, con una nuova lettera, sollecitato un nuovo sopralluogo.
Finalmente, in data 03/02/2003, è arrivata una raccomandata dall'ufficio tecnico dove il geom. Tomassetti asseriva che, le lesioni, erano da imputare all'età degli edifici ed invitava i proprietari a nominare tecnici di fiducia e a procedere alla manutenzione straordinaria degli edifici.
La prima cosa che ci ha meravigliati era la leggerezza e la poca professionalità con cui si stava affrontando il problema; poi sinceramente credo che nessuno avrebbe buttato dei soldi per rimettere a posto un edificio sito in una zona dove forse stava succedendo qualcosa di più serio e complicato.
Una sola cosa ci aveva fatto piacere, sapere che era stato sollecitato, con un fax, l'intervento del Genio Civile ( cosa peraltro un po' strana visto che non stava succedendo nulla e che era sufficiente effettuare delle riparazioni).
Personalmente, dopo qualche giorno, mi sono recata in Comune con il mio tecnico di fiducia, un geologo che da subito ha seguito il caso, convincendo il geom Tomassetti a telefonare presso il Genio Civile per richiedere la presenza di un loro tecnico. Debbo dire che ho dovuto insistere, visto che il Sig. Tomassetti, a mio avviso un po' stizzito, mi faceva notare che solo io mi ero lamentata e stavo facendo tutto quel caos ( cosa per altro non corrispondente al vero).
Comunque è bastata una telefonata per avere fissato, per il giorno 14/02/2003, un sopralluogo da parte dell'Arch. Cinesi, tecnico del Genio Civile. Mi è sembrato giusto, uscita dal Comune, fare una raccolta di firme tra tutti coloro che nella zona avevano i nostri stessi problemi così che il nostro tecnico ed anche l'Arch. Cinesi potevano meglio valutare la situazione.
Nel verbale di quel giorno il tecnico del Genio Civile ipotizzava diverse cause che possono spiegare i fenomeni in atto:
- distacchi tra fabbricati con tipologie costruttive differenti;
- presenza di fabbricati con strutture miste realizzati in epoche successive;
- cedimenti generalizzati del versante, dove insistono gli edifici, dovuto alle caratteristiche del terreno o ad infiltrazioni d'acqua meteoriche o di falda. e consigliava all'Amministrazione di effettuare un monitoraggio della zona attraverso l'istallazione di basi deformometriche e tubi inclinometrici con lo scopo di evidenziare cedimenti fondamentali, strutturali o eventuali movimenti del versante.
Da quel 14 febbraio, più nulla da parte dell'amministrazione, solo una cosa è andata avanti: il numero di edifici interessati dalle lesioni. Alcuni proprietari si sono recati in Comune per chiedere informazioni sullo stato dei lavori, ma la risposta che veniva data era che il Comune di Carassai non aveva i fondi per poter effettuare quel monitoraggio ( sembra che la cifra necessaria sia 13.000,00 euro).
Capisce bene che non è facile accettare risposte di questo genere quando ci si accorge che, tutto quello costruito con sacrificio, sta cadendo a pezzi. Pertanto, in data 08/09/03, ben nove proprietari di immobili siti in via Roma e Via Indipendenza.
Le hanno scritto per chiedere un incontro per fare il punto della situazione esprimendo, in mancanza di riscontro, l'intenzione di rivolgersi alle autorità competenti. Questa lettera finalmente ha sortito degli effetti. Il primo è stato che il mio geologo di fiducia ha ricevuto il giorno successivo una telefonata da parte del geologo incaricato dal Comune, il quale lo informava che il monitoraggio sarebbe iniziato nel mese di ottobre, visto che miracolosamente si erano trovati i soldi e lo esortava anche a mantenere calma la sua cliente. L'altro effetto è stato finalmente un suo segnale di presenza: la sua lettera, inviata ai nove firmatari, mi ha portata a scriverLe facendo delle precisazioni, dopo aver descritto i fatti:
1. Che mai in nessuna nostra segnalazione si è imputato al Comune di Carassai e quindi ai suoi Amministratori, colpe per ciò che sta avvenendo. Si è sempre chiesto al Comune un intervento per capire i fenomeni che stanno interessando quella zona e prendere i provvedimenti più idonei.
2. Che il mio coinvolgimento non ha lo scopo di strumentalizzare la situazione e usarla contro di Lei per fini politici, non ne ho bisogno soprattutto perché penso che ogni carassanese sia in grado di valutare ciò che lei ha fatto o non ha fatto per il nostro paese.
Una cosa mi permetta però di sottolinearla: lei dice di avere a cuore i nostri problemi, ma da settembre 2002 ad oggi è già trascorso un anno e non mi sembra che si sia attivata molto per risolverli.
Comunque fa piacere notare che in pochissimi giorni si sono trovati i soldi, la ditta che eseguirà i lavori, cosa che non è stata possibile dal 14 febbraio ad oggi.
Forse inizia un periodo migliore anche per noi proprietari e questo non ci può che far piacere. Pertanto gentile Signora la ringrazio per ciò che sta facendo per noi e spero che da oggi, fino a quando non si sia arrivati alla fine di questa storia, Lei sia così cortese da mettere in atto tutto ciò che è nei suoi poteri, per la carica che ricopre, per risolvere le nostre lagnanze (come da Lei definite). Distinti saluti ".
Un argomento molto interessante sul quale i carassanesi stanno già discutendo molto.
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22/10/2003
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