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Incentivi dello Stato alle imprese solo a chi investe nel Paese

Ascoli Piceno | Ecco la proposta dell'SDL. Basta finanziare come nel Piceno, aziende e gruppi industriali che poi vanno all'estero e chiudono in patria. L'Ascolano verso il disastro.

"Basta a finanziare o aiutare imprese che poi, con i soldi della Stato, e quindi della collettività, trasferiscono le produzioni all'estero, in Cina o in Russia, licenziano e chiudono le attività, impoverendo sempre più i territori, a partire dal nostro, quello ascolano."

Lo afferma il componentedella segreteria nazionale del Sindacato dei Lavoratori (SDL), Andrea Quaglietti, nel commentare le ultime richieste da parte degli industriali, a livello nazionale, sulla necessità che lo Stato debba sostenere le aziende italiane in difficoltà.

"Noi siamo d'accordo che lo Stato debba fare la sua parte – dice Quaglietti – ma è impossibile continuare a fare come nel passato, quando, soprattutto nel Piceno, attraverso la Cassa del Mezzogiorno, finanziamenti vari, aiuti di legge ed altro si sono incentivatee tenute in piedi imprese industriali che poi, dopo aver preso i soldi e sfruttato i lavoratori hanno delocalizzato le produzioni, licenziando sempre più addetti. "

Per il rappresentante del SDL, un comportamento che è stato tipico dell'ascolano, con aziende grandi e piccole, che una volta finite le opportunità fuggono all'estero, o spostano le attività fuori dal comprensorio, mettendo sulla strada migliaia di lavoratori. E' ora d dire basta a questi modi di fare, senza controlli e senza regole, e con le istituzioni che non si sa cosa ci stiano a fare.

"I casi della Cartiera, della Novico, della stessa Manuli, dell'Adim-BNL, sono sotto gli occhi di tutti."Lo Stato, cioè noi, gli stessi contribuenti e lavoratori dovrebbe e potrebbe aiutare solo le imprese che radicate sul territorio, che reinvestono sul territorio, non che poi vanno via. Non si deve continuare a favorire un impoverimento che vede sempre più famiglie che non arrivano a fine mese e giovani che non trovano loro e se lo trovano sono costantemente ricattati. Questa del vincolo al territorio, con garanzie precise, è l'unica strada per modificare un trend negativo che per l'ascolano potrà diventare disastroso, e a rischio anche dal punto di vista sociale, non solo economico e occupazionale."

24/10/2008





        
  



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