"Area vasta" Ascoli San Benedetto, si parte
San Benedetto del Tronto | I sindaci della Zona 12 finalmente si sono riuniti e hanno iniziato a delineare la situazione dei servizi: si potenzierà il reparto di Gastroenterologia a S.Benedetto mentre Oculistica vedrà il dott. Cocca primario, reparto in 'comproprietà' con Ascoli.
di Matteo Pagnoni
l'ospedale di San Benedetto
Si sono riuniti i Sindaci della Zona 12 finalmente, ha coordinato la Conferenza dei primi cittadini il presidente Gaspari.
In questi ultimi giorni l'argomento Sanità ha riempito le pagine della stampa locale, giustamente. Il Piano Sanitario Regionale riorganizzerà tutto il sistema regionale, nel nostro caso prevederà la creazione dell' ormai conosciuta Area Vasta.
Il Dottor Petrone ha illustrato la delibera approvata dalla Giunta regionale lo scorso 15 ottobre dal titolo "Progetto di gestione integrata sperimentale tra l'ospedale Mazzoni e il Madonna del Soccorso nel contesto di area vasta".
La gestione integrata tra Ascoli e San Benedetto non è più un'ipotesi, 120 giorni di studio affidato ad un pool di tecnici che proporranno uno schema d'accordo. La spartizione inevitabile dei servizi, nell' ottica della "razionalizzazione" ha previsto un potenziamento in itinere del reparto di Gastroenterologia del "Madonna del Soccorso".
Un primario infatti si insedierà entro fine anno alla guida del reparto che finora aveva a ruolo soltanto 2 medici.
Oculistica invece sarà in "comproprietà" con il Mazzoni di Ascoli: il Dottor Cocca si è reso disponibile per coordinare entrambi i reparti nelle due città.
Petrone presenta questa ripartizione un "Polo più forte, a fronte di un bacino d'utenza di 200 mila abitanti. San Benedetto andrà sempre più specializzandosi nel campo dell'emergenza, mentre Ascoli punterà alla diagnostica complessiva".
Alla domanda ricorrente in questi giorni su un depotenziamento causato da questa riorganizzazione il dott. Petrone risponde che "Molti reparti saranno alla pari tra le due città, altri in comproprietà e altri ancora subiranno un incremento in specialità".
La lettura dei primi interventi, fatta da chi sta portando avanti questo riassetto, fa trasparire una situazione che punta a concorrere con la sanità privata, che compensa l'offerta pubblica, capace di coprire soltanto un fabbisogno al di sotto del 50%.
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25/10/2007
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