Alex Britti tra gli studenti
Ascoli Piceno | Canta e si confessa il cantautore davanti ad una nutrita e calorosa platea. Il preside Zenobi: me laveva detto mio figlio che eri bravo.
di Stefania Mistichelli
Canta Alex Britti tra gli studenti e (soprattutto) le studentesse delle Magistrali incontrati stamattina nel cortile dell'Istituto, e risponde volentieri alle domande dei ragazzi. È a suo agio e lo dimostra quando una studentessa gli chiede “Che ce la puoi cantà ‘sta canzone?” e più tardi un’altra gli mette una chitarra in mano e lui, “nonostante è mattina e non ho la voce e non c’è l’amplificazione”, regala l’esecuzione prima di una strofa di Prendere o lasciare, e poi armato di chitarra dell’intera Una su un milione ad una platea grata e intonata, che lo accompagna lungo tutto il brano.
E con la sua esecuzione stupisce perfino il preside dell’Istituto, Franco Zenobi. “Me l’aveva detto mio figlio che eri bravo davvero, adesso devo credergli”.
L’incontro alle magistrali, organizzato dall’Anteros Produzioni di Nazzareno Nazziconi con la collaborazione di Scuola Domani, Centro Studi 2000 e dello staff di Radio Azzurra, è stato fortemente voluto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Ascoli. “Far incontrare big della musica e studenti, come abbiamo già fatto con Cremonini, è una formula di successo. – spiega l’Assessore Antonini – Per i giovani è importante perché capiscono che un’artista non è solo immagine o fortuna, ma soprattutto studio e impegno; non a caso sia Britti sia Cremonini sono ottimi musicisti”.
E una bella immagine di sé l’ha data Britti, rispondendo alle domande non certo superficiali degli studenti delle magistrali. “Pensi che la musica possa esprimere problematiche sociali e politiche o che debba essere solo espressione di sentimentalismi?” Chiede la prima ragazza, riferendosi a Rockpolitik, la tanto discussa trasmissione di Celentano. “La musica è libertà – risponde Britti – se è fatta con il cuore qualsiasi cosa esprima va bene, ma spesso quando parla di politica a me sa di ruffiano”. E sulla musica e il successo Britti afferma “che non si suona per entrare nel mondo dello spettacolo, perché per quello esistono strade più brevi e meno difficili. Si suona innanzitutto per se stessi, per ritagliarsi il proprio angolo, dove poter staccare la spina da tutto il resto”.
“Che effetto fa scrivere canzoni per Mina?” – chiede un’altra fan. “È un bell’effetto. – risponde il cantautore – Sentirle cantare cose successe a me è come se una cosa piccola piccola diventasse improvvisamente grande”.
Ai giovani di talento poi Alex Britti consiglia di essere motivati e appassionati, di andare avanti per la propria strada senza farsi influenzare da nessuno, perché “quando c’è la passione non è difficile impegnarsi”. Sulla scuola Alex sostiene, tirandosi dietro un buuu degli studenti, che adesso è “più figa di quando andava a scuola lui”, perché ora va più incontro alle esigenze dei giovani, basti pensare al corso di chitarra attivo proprio alle Magistrali. “Alle magistrali ho fatto il primo anno delle superiori, poi mi hanno bocciato e ho cambiato scuola – racconta Britti – chissà forse se ci fosse stato il corso di chitarra sarei rimasto”.
E di diverte anche a fare delle domande Britti, non solo a rispondervi, e ad uno dei poi ragazzi chiede: “Come si sta tra le ragazze, come ci stavo io a quattordici anni?”. Annuisce il ragazzo un po’ imbarazzato, e Britti: “Sei ormai al terzo anno, vuol dire che sei sopravvissuto”.
A fine incontro Alex Britti lascia alla calorosa platea un altro messaggio: “Io oggi vi ho raccontato solo come io vivo la musica, dell’energia dei concerti e dell’emozione che provo quando suono, ma poi ognuno ha un modo diverso di nutrirsi di musica e di sentirla”.
E proprio per sentire la musica di Alex di nuovo dal vivo, l'appuntamento per tutti è venerdì 28 ottobre al Ventidio Basso, dove il camaleontico cantautore si divertirà a sperimentare e mixare diversi suoni e stili musicali.
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26/10/2005
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