“Drappo di azzurro, riccamente ornato di ricami d’oro…”, il gonfalone. “Drappo di azzurro, caricato dallo stemma inquadrato...”, la bandiera. Così si legge nel Decreto del Presidente della Repubblica datato 28 maggio 2010.

Si conclude con una nota di ufficialità il percorso istituzionale che ha portato alla creazione della Provincia di Fermo. Lo scorso 22 ottobre, infatti, il presidente Fabrizio Cesetti si è recato a Roma, insieme al presidente del Consiglio provinciale Luigi Marconi, per ricevere dal direttore dell’Ufficio onorificenze e araldica pubblica Ilva Sapora, stemma, bandiera e gonfalone dell'ente.

“Un atto di identità – secondo Cesetti – che aggiunge un ultimo tassello alla fase costitutiva della Provincia”. Una questione non solo di forma, ma anche e soprattutto di sostanza, insomma, visto che la Provincia di Fermo è stata la prima tra le ultime tre istituite a ricevere i riconoscimenti.

Realizzato dallo studio Arteficium di Porto Sant’Elpidio e suddiviso in quattro parti, lo stemma. Nella prima è rappresentata una torre rossa composta da quaranta mattoni, tanti quanti i comuni che formano la provincia. Nella seconda un’aquila nera, tradizionale simbolo di vittoria, potenza e prosperità. Nella terza una croce patente, a indicare l’unità cristiana radicata per secoli nel territorio fermano. Nella quarta, tutti dorati, un’ape, a simboleggiare la laboriosità dei suoi abitanti, una spiga, memoria della forte tradizione agricola e un’ancora, a richiamo della tradizione marittima. Quanto al gonfalone, il progetto per la sua realizzazione sarà affidato all’Ipsia Moda di Fermo.