Archivi storici digitalizzati e accessibili in tutti i 33 comuni della provincia di Ascoli Piceno: è l'obiettivo del protocollo d'intesa firmato all'inizio di ottobre tra la Provincia e la Soprintendenza Archivistica per le Marche in occasione dell'apertura della biblioteca comunale di Acquaviva Picena.

«È un progetto ambizioso che intendiamo realizzare nei prossimi tre anni - spiega l'assessore provinciale alla Cultura Andrea Maria Antonini - attraverso un paziente lavoro di salvaguardia, lettura e catalogazione dei documenti contenuti nei nostri archivi storici. Il patrimonio archivistico è spesso considerato un bene culturale di seconda fascia rispetto alle opere d'arte più visibili: non possiamo però correre il rischio di disperdere, per incuria, la memoria storica delle nostre comunità.
La Provincia prevede di stanziare, nel triennio, circa 300.000 euro, coinvolgendo almeno otto archivisti provessionisti e dando così possibilità di lavoro a giovani laureati in un settore, quello dei beni archivistici, particolarmente sofferente. Anticipiamo inoltre che il 10 dicembre si terrà il primo convegno nazionale sugli archivi comunali presso la Cartiera Papale di Ascoli Piceno».

In vista dell'attuazione del programma provinciale, il Comune di Grottammare ha iniziato, già da maggio 2010, un percorso di preparazione: con l'assistenza dell'archivista Giuseppe Merlini tutti i documenti dell'archivio comunale sono stati raccolti in un unico locale climatizzato con scaffali idonei alla conservazione, sono stati valutati, sulla base di criteti stabiliti con la Soprintendenza per stabilire quali fossero i materiali da conservare, e infine catalogati in un elenco informatico consultabile.

«Mercoledì 27 ottobre è stato approvato in consiglio comunale il regolamento relativo all'archivio storico, a cura di Giuseppe Merlini e della responsabile dell'Ufficio Cultura Fiorella Fiore - continua l'assessorre alla Cultura del Comune di Grottammare Enrico Piergallini - un regolamento molto dettagliato, che stabilisce con chiarezza anche le procedure per la consultazione e che potrà diventare modello per gli altri comuni della provincia. Spetterà poi alla giunta comunale stabilire giorni e orari di apertura.
L'archivio si articola in tre settori: l'archivio corrente, che comprende i documenti attualmente in uso dagli impiegati comunali; l'archivio di deposito, dove confluiscono i documenti che hanno usaurito il proprio percorso; l'archivio storico, nel quale i documenti del deposito vengono trasferiti dopo 40 anni. Gli utenti - studenti, professori, studiosi e chiunque sia interessato alla ricerca storica - potranno fare richiesta di consultazione al personale della biblioteca, l'unico autorizzato ad accedere materialmente all'archivio. Si potranno richiedere fino a 5 pezzi archivistici per volta, visionabili presso una sala studio, rispettando ovviamente tutte le regole di cura e buona conservazione dei documenti. L'amministrazione ha già iniziato ad avvalersi dei documenti archiviati in vista delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia».