Intervento Spacca su Modifica Statuto
Ancona | Modifica Statuto, l’intervento del presidente Spacca in aula.
Mario Spacca
"Qui, oggi, si sta parlando solo di una proposta che per altro non genera una modifica immediata dello Statuto regionale introducendo la possibilità di scegliere fino a 6 assessori esterni. Stiamo assistendo alla prima ‘lettura' di una proposta di legge che dovrà poi avere un altro voto, quello definitivo in seconda lettura. Nel frattempo sono stati assunti degli impegni solenni che dovranno essere soddisfatti: si chiamano modifica della Legge elettorale e scelta della coalizione che dovrà presentarsi al giudizio degli elettori". Lo ha detto il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, intervenendo oggi nel dibattito sulla modifica allo Statuto regionale. "Il percorso che viene definito oggi - ha detto - apre una fase di profonda riflessione che si deve sviluppare tra le forze politiche e che potrebbe portare anche a turbamenti nell'azione di governo su cui sarà necessario fare un'ulteriore valutazione, in ossequio al principio oggi ripetutamente richiamato della separazione di funzioni amministrative e legislative. Non posso accettare alcune considerazioni della maggioranza. Mi riferisco per esempio a quelle del consigliere Comi, segretario del primo partito dell'attuale coalizione di governo, sulle spese per la comunicazione istituzionale per i media.
Le cifre che ha fornito sono fuori dalla realtà e fuorvianti. Altro punto: non si può passare sotto traccia il buon governo della Regione Marche, a partire dalla sanità. Un primato che ci viene riconosciuto a livello nazionale, non siamo noi a dirlo. Si può migliorare questa gestione? Ci sono delle modifiche da fare? Rifletterò. La riflessione di fondo però è un'altra. Emerge dal dibattito di oggi che ha evidenziati toni e argomentazione su cui si dovrà fare una riflessione ancora più seria affinché l'azione di governo sia sottratta ad una fase molto incerta e piena di contraddizioni. Una fase che, lo ha dimostrato il dibattito di oggi, richiede a molti consiglieri, da qui alle elezioni, più energia e attenzione all'esercizio di funzioni politiche che amministrative".
Spacca, commentando alcune considerazioni del consigliere Bucciarelli, ha poi sottolineato che "non è corretto dire che il modello di collaborazione tra sinistra riformista e centro, il cosiddetto modello Marche, sia fallito. Tutt'altro: oggi, con le diverse posizioni sulla modifica statutaria, assistiamo all'allargamento delle possibilità di rappresentanza di quest'area con l'ingresso di fatto dell'Ncd". Infine, una considerazione personale: "La possibilità di ridurre soltanto da 43 a 37 i rappresentanti politici in seno all'istituzione regionale, è una scelta che contraddice la decisione fatta quasi all'unanimità (29 voti favorevoli contro 1) dal Consiglio Regionale appena un anno fa per sintonizzarsi maggiormente con la sensibilità della comunità regionale".
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28/10/2014
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