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“Riforma regionale della sanità fallimentare”

| ANCONA - Intervento del consigliere regionale Remigio Ceroni di Forza Italia

di Remigio Ceroni*

Siamo molto contenti di apprendere la notizia che il governo Berlusconi ha assegnato alla Regione Marche una integrazione consistente al Fondo Sanitario pari a 200 milioni di euro per l’anno 2003.

Questa assegnazione si somma a quella di 250 miliardi di vecchie lire assegnati alla Regione Marche un anno fa per chiudere il deficit sanitario fino all’anno 2000.

Un primo motivo di soddisfazione deriva dal fatto che viene smentito il ritornello a cui la giunta regionale ci ha abituato che il governo Berlusconi riduce i trasferimenti alle regioni. Altro motivo di soddisfazione dovrebbe venire dalla possibilità che la sanità finalmente non realizzerà a fine anno la solita montagna di debiti.

Infine tutti i marchigiani vedranno finalmente la possibilità di vedere concretizzata la loro aspettativa e la promessa fatta da D’Ambrosio di eliminazione degli aumenti fiscali applicati dalla giunta regionale a decorrere dall’anno 2002 che erano motivati dalla necessità di sopperire alle non adeguate risorse per la sanità.

Ma l’assessore regionale alla sanità Melappioni fuga immediatamente ogni speranza e distrugge ogni possibile entusiasmo
: per la seconda volta in pochi giorni, smentendo clamorosamente il collega Agostini, confessa che la riduzione del deficit programmato per la sanità nel 2005 in misura inferiore ai 50 milioni di euro sembra “poco realizzabile” e si augura che la integrazione ottenuta non sia comprensiva degli oneri per il rinnovo contrattuale dei medici.

Le dichiarazioni dell’assessore Melappioni creano “apprensione e sconcerto” perché sono la testimonianza che la dinamica delle spese è fuori controllo e confermano il nostro punto di vista che la riforma sanitaria regionale si sta rilevando un fallimento sia per gli effetti economici che sulla qualità del servizio.

Le lunghe code davanti ai servizi di Pronto Soccorso, le interminabili liste di attesa per accedere alle prestazioni, l’incremento costante della mobilità passiva verso altre regioni, l’aumento della spesa per la farmaceutica, i ritardi e la confusione nell’attuazione del Piano Sanitario, confermano inequivocabilmente l’inadeguatezza del confuso e pasticciato progetto di riforma del servizio sanitario regionale.

A tutto questo bisogna aggiungere il permanere di elevati oneri impropri e clientelari e dei forti sprechi più volte sottolineati che causano la insufficienza delle risorse assegnate. Sono convinto che i marchigiani sapranno a chi attribuire i danni e i disagi conseguenti a questa situazione.
 
*consigliere regionale Forza Italia

28/10/2004





        
  



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