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OGM: Silenzi critica nuovo rinvio del decreto proposto da Alemanno

| MACERATA - L’ennesimo rinvio del Decreto sulla coesistenza tra colture transgeniche (“Ogm”) e non, deciso dal Consiglio dei ministri, delude le attese e sollecita nuove reazioni. “

“E’ un fatto grave – sottolinea il presidente della Provincia di Macerata, Giulio Silenzi – che conferma le divisioni del Governo sul testo legislativo presentato dal ministero Alemanno. Questi ha presentato una proposta che tutela giustamente il ‘Made in Italy’ alimentare e pone norme restrittive in materia di coesistenza delle colture tradizionali con quelle degli ‘Ogm’. Ma evidentemente in seno all’esecutivo queste scelte non piacciono a tutti, in primis al sottosegretario alle politiche agricola Paolo Scarpa Bonazza Buora”.

Il presidente Silenzi, che nei giorni scorsi – come si ricorderà – si era espresso a sostegno dell’iniziativa legislativa del ministro, confermando la propria “storica” contrarietà alle colture transgeniche, critica l’atteggiamento di coloro che da un lato “si riempiono la bocca col Made in Italy”, ma dall’altro assumono posizioni di netta contrapposizione: “Dovrebbero spiegarci – dice il presidente della Provincia – cosa intendano allora per Made in Italy alimentare. Vorrebbero aprire il nostro piccolo territorio alla produzione di massa a bassi costi utilizzando gli ‘Ogm’ oppure vorrebbero riservarlo alla produzione di qualità, senza transgenico? L’interrogativo, come ha sottolineato lo stesso Alemanno, nasce davvero spontaneo”.

L’argomento interessa da vicino il settore agricolo maceratese. “La questione resta di grande e preoccupante attualità – conclude Silenzi – anche perché ogni giorno si aggrava con un nuovo accadimento. Basti pensare al via libera dato nei giorni scorsi dalla Commissione europea all’ingresso nei 25 Paesi dell’Unione di un nuovo prodotto geneticamente modificato, il mais transgenico Nk603, creato da un’azienda americana e destinato al consumo umano”.
Il Consiglio provinciale di Macerata sarà prossimamente investito della questione con una mozione presentata dal presidente Silenzi.

29/10/2004





        
  



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