Castelli invita la Giunta Regionale ad usare con più frequenza la lingua italiana
Ascoli Piceno | Castelli invita " a promuovere gli atti ad evitare che nell'ambito dei testi amministrativi e normativi redatti dalla Regione Marche si ricorra ad un uso inappropriato dei vocaboli di lingua inglese".
di Avv. Guido Castelli*
Al sig. Presidente del Consiglio Regionale delle Marche
Oggetto: mozione per favorire la qualità della lingua italiana utilizzata negli atti amministrativi e normativi della Regione Marche.
Il sottoscritto Guido Castelli, consigliere regionale del gruppo ALLEANZA NAZIONALE, chiede l'iscrizione all'Ordine del Giorno del Consiglio Regionale della seguente :
MOZIONE
Il Consiglio Regionale delle Marche
Premesso che
· Nell'ambito degli atti amministrativi, normativi e dei documenti di programmazione redatti dalla Regione Marche si registra il sempre più diffuso ed inappropriato ricorso a parole ed espressioni tratte dalla lingua inglese;
· tale proliferazione rende meno chiaro e meno semplice il linguaggio amministrativo e priva il cittadino del diritto di comprendere in modo completo il significato dei provvedimenti regionali.
· il paragrafo n. 17 del manuale per la redazione dei testi normativi approvato dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale con deliberazione n.811 del 15 maggio 2002 prescrive di "evitare l'uso di termini stranieri, salvo che non siano entrati nell'uso corrente della lingua italiana e non abbiano termini corrispondenti in tale lingua";
· la regola appena ricordata viene sistematicamente disattesa;
Considerato che
· pur ammettendo che il lessico italiano e' una realta' in continuo movimento che evolve anche per effetto di "prestiti" da altre lingue (albergo, bianco, scala, scherzo, ragazzo zaino appartamento controllo sessione sono parole importate) risulta necessario evitare il ricorso smodato ad espressioni di lingua inglese superflue (per es. hub and spokes) o inesistenti (work out unit) o, peggio, a traduzioni sbagliate ("dati sensibili", traduzione scorretta di "sensitive data");
ritenuto che
· un uso corretto dei vocaboli inglesi, tale da non compromettere la qualità dell'italiano, va limitato essenzialmente a quelle "parole nuove" che effettivamente servono a nominare "cose nuove" (ad es. e-mail) oppure concetti che in italiano richiederebbero complesse perifrasi (pacemaker, blackout, ecc).
Tutto ciò premesso, considerato e ritenuto, il Consiglio Regionale delle Marche
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE E L'UFFICIO I PRESIDENZA
a promuovere gli atti ed i controlli necessari ad evitare che nell'ambito dei testi amministrativi e normativi redatti dalla Regione Marche si ricorra ad un uso inappropriato dei vocaboli di lingua inglese, garantendo la qualità della lingua italiana ed il diritto di comprensione dei cittadini.
*Consigliere Presentatore
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29/10/2003
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