Se ne è parlato sabato 1 ottobre alla Fiera di Pesaro in occasione del convegno “Globalizzazione e competizione nel turismo. Idee per un rilancio delle destinazioni adriatiche”, organizzato da Camera di Commercio di Pesaro-Urbino ed Ente Fiera nell’ambito della 11^ Borsa Internazionale del Turismo del Mare.

I dati relativi al movimento turistico nelle Marche nei primi 6 mesi del 2005 diffusi dal presidente della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino, Alberto Drudi, in base ad una elaborazione dei dati dell’Istat, mostrano tutte le difficoltà del momento. Gli arrivi segnano un timido +0,88 per cento rispetto al 2004 (+0,53% nella provincia di Pesaro e Urbino), ma sono le presenze (ovvero gli arrivi moltiplicati per i giorni di permanenza) a destare preoccupazione flettendo, a livello regionale, di -2,04 punti percentuali, che diventano -3,28% nella provincia di Pesaro e Urbino.
I turisti (all’80% italiani, il restante 20% provenienti dall’estero, soprattutto dalla Germania) che scelgono le Marche si fermano in media 6 notti, contro le 4 della media nazionale. “Ma poi -osserva Drudi- trovano un’offerta turistica povera che incide meno che altrove sull’economia del territorio: il turista-medio lascia alle Marche solo 64 euro al giorno, 56 euro alla provincia di Pesaro e Urbino, una “bazzecola” contro la spesa media giornaliera del turista in Italia (88 euro), o di quello che va a Rimini (70 euro) o a Roma (105 euro)”.

La ricetta anti-crisi proposta da Osvaldo Bevilacqua, conduttore della trasmissione Tv “Sereno-variabile” ed esperto di turismo, si articola in tre punti: tornare alla cultura dell’accoglienza, veicolare la comunicazione all’esterno attraverso portali interattivi e progettare grandi eventi, ad esempio un festival Euro-mediterraneo, utilizzando il potentissimo canale di promozione rappresentato dalla Tv. “La rapidà e l’efficacia della comunicazione è un elemento imprescindibile per operare nel turismo globale- ha detto Bevilacqua.