Il voucher lavoro, anche nei casi previsti dalla legge, rischia di essere l'ennesima forma di lavoro grigio mascherando di fatto lavoro subordinato e non essendo una forma opportuna per il contrasto al lavoro nero.

Infatti il voucher lavoro, non essendo legato ad alcun contratto di lavoro e non avendo alcuna correlazione con la prestazione oraria resa dal lavoratore, non riconosce al lavoratore nessun diritto e tutela.

La sua estensione potrebbe portare alla destrutturazione del mercato del lavoro; di fatto cancella le conquista giuridiche, sociali e contrattuali dei lavoratori: il contratto nazionale, i riferimenti retributivi, l'accesso al sistema previdenziale e assistenziale
La previsione dei voucher per disoccupati, cassaintegrati e studenti rappresenta un approccio compassionevole del Governo che, invece di avanzare un piano straordinario per il lavoro, rispetto alla crisi che stiamo attraversando, avalla strumenti di sostituzione del lavoro subordinato contrapponendo il diritto di precedenza dei lavoratori stagionali alla necessità delle categorie più deboli (giovani, donne, immigrati) ad avere o poter integrare il proprio reddito rischiando di scatenare una "guerra tra poveri".

La CGIL di Ascoli Piceno si impegna a contrastare la diffusione di tale forma atipica di lavoro, sia nei settore privati che nella Pubblica amministrazione, anche fornendo una corretta e capillare informazione verso i lavoratori e impegnandosi a segnalarne eventuali usi distorti nelle sedi competenti.