Manifestano anche gli studenti di San Benedetto
San Benedetto del Tronto | Anche gli studenti di San Benedetto del Tronto hanno deciso di manifestare oggi contro la Riforma Gelmini.
di Redazione
studenti in manifestazione
Erano circa 600 i ragazzi che questa mattina hanno dato corpo a un corteo energico e compatto. Provenienti dai vari istituti della città (Ragioneria, Liceo Linguistico, Ipsia, Alberghiero, i Licei Classico e Scientifico, nonché l’Istituto per Geometri e Turistico di Grottammare,), alle 8.30 circa, invece della solita lezione in classe, si sono ritrovati tutti in viale de Gasperi, di fronte al Liceo Scientifico, e hanno iniziato la loro marcia verso la piazza Giorgini del centro (arrivati intorno alle 10).
Tra i loro striscioni, ben in vista per tutto il tempo, le loro idee: “l’istruzione non è una merce e la scuola non è un’azienda”. E anche “ci bloccano il futuro, noi blocchiamo la città”. E così è stato; si sono seduti al centro dell’incrocio di viale de Gasperi e per qualche minuto il traffico si è paralizzato.
Hanno proseguito facendosi anche sentire con cori unanimi contro il ministro Gelmini e la sua riforma, tipo: “non tagliate il nostro futuro” o “noi paghiamo la vostra crisi” e ancora, più ironici, come “per avere una laurea ci serve il bancomat”. Ovviamente niente di paragonabile a ciò che è accaduto ieri in piazza Navona.
Oltre ai ragazzi che sinceramente non avevano ben chiare le motivazioni della manifestazione (e, seduti al bar, per loro questo è stato solo un pretesto per non andare a scuola), ci sono anche studenti che, alquanto infervorati, vogliono far valere il loro pensiero. “Questa riforma è solo un taglio di spese, quando in realtà lo Stato potrebbe limitare altrove i soldi spesi inutilmente (ad esempio per i portaborse)”.
“A noi non interessa la destra o la sinistra, noi vogliamo semplicemente far sentire la nostra voce, perché noi non ci stiamo a tornare al maestro unico, alla privatizzazione delle Università: questa è una regressione per il Paese”. Queste le parole un po’ indignate di alcuni di loro: Giulia Callarelli, Luisa Urbani e Benedetta Bludzin del Liceo Scientifico.
Per i prossimi giorni pensano di continuare la loro protesta, probabilmente si uniranno alla manifestazione nazionale del 17 novembre.
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30/10/2008
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