Cassa di colmata, quosque tandem? «Per quanto tempo ancora dobbiamo discuterne?». Dopo la Commissione consiliare convocata ad hoc nel pomeriggio di giovedì 29 ottobre, il sindaco Giovanni Gaspari torna a parlare del manufatto realizzato presso il molo nord sambenedettese.

Il primo cittadino cerca di smontare pezzo per pezzo il castello di polemiche che negli ultimi mesi è sorto sulla questione, ricordando che i lavori si stanno svolgendo nel pieno rispetto della legge, che i sedimenti inseriti nel manufatto rispettano in pieno le prescrizioni normative, che sono state effettuate una miriade di analisi e tutte hanno dato esiti non allarmanti. Infine, che l'opera nei giorni scorsi ha resistito ad una potente mareggiata. Insomma, per i professionisti della polemica non ci sarebbero più appigli.

«In democrazia non vince chi rompe di più le scatole - dichiara Gaspari riferendosi a chi polemizza - ma in ogni caso questi signori andassero a protestare in Regione, visto che è la Regione Marche l'ente che ha la competenza per questo genere di opere».

Gaspari afferma di non aver letto le 10 domande che il 'Comitato per la salvaguardia della Costa Picena' gli ha rivolto (per approfondimenti vedasi l'articolo correlato). Stimolato dai cronisti il sindaco ha preso conoscenza degli interrogativi, giudicandone alcuni davvero inappropriati. In ogni caso il primo cittadino assicura di voler rispondere ai quesiti realizzati da Torquati e soci. Risposte che dovrebbero arrivare a stretto giro di posta.

La "lotta" portata avanti dai membri del Comitato per il primo cittadino è una tipica battaglia della destra, tutta incentrata sul timore percepito, sul senso d'insicurezza e sulla paura. Un tentativo di far uscire dalle persone gli istinti primordiali facendo cadere nell'oblio la razionalità ed il ragionamento.