Gaspari ai ferri corti con Spacca: «Non siamo l'ultima provincia dell'Impero»
San Benedetto del Tronto | Il sindaco si fa portavoce del malessere del sud delle Marche e critica il presidente della Regione che venerdì scorso era in Riviera per dare il via alla sua campagna elettorale. Una candidatura non scontata: «Auspico le primarie», dichiara Gaspari.
di Marco Braccetti
Spacca e Gaspari durante uno dei loro (pochissimi) incontri
Fra i molti c'è il sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari che fa le pulci all'operato del governatore. Gli "imputa" una carenza di dialogo e di confronto con gli amministratori del sud della regione: «Chi governa deve avere anche una grande capacità d'ascolto», è il refrain di Gaspari che cita le Memorie di Adriano, il romanzo di Marguerite Yourcenar che sostiene: "chi non ha tempo di ascoltare non ha tempo di governare".
Gaspari arriva addirittura a non essere certo della candidatura del presidente Spacca per le elezioni regionali di marzo. Il candidato del centro-sinistra alla carica di governatore dovrebbe passare al vaglio delle elezioni primarie. «Chi ha ben governato non ha nulla da temere dalle primarie. - afferma il primo cittadino sambenedettese - Io le auspico sia per me che per gli altri amministratori. Comunque mi adeguerò se il mio partito deciderà diversamente».
Per l'incontro di venerdì Gaspari si è tolto dal dilemma di "esserci o non esserci", visto che quel giorno era a Fidenza all'inaugurazione di un polo logistico targato Orlando Marconi. Ma se fosse stato in Riviera siamo quasi certi che il sindaco non avrebbe partecipato alla kermesse politica, così come hanno fatto numerosissimi suoi colleghi del territorio. «L'assenza dei sindaci non è stata dettata dal caso», assicura Gaspari. Anzi, si tratta del sintomo di un profondo malessere. Il sud è stanco di essere la Cenerentola delle Marche.
In un documento preparato da Spacca dove si elenca tutto ciò che è stato realizzato nel corso del suo mandato a favore dei vari territori regionali si legge che per Commercio, Turismo e Cooperazione del Piceno sono stati erogati 5 milioni di Euro, destinati alle piccole e medie imprese del territorio fermano (ormai ex provincia di Ascoli). In tutto 5 righe su 18 pagine che compongono il documento. Gaspari non ci sta: «San Benedetto è la 5ª città della regione per densità demografica e siamo al 3º o 4º posto per dinamismo economico». Ci permettiamo di aggiungere che San Benedetto è la regina del turismo regionale. In ogni modo Gaspari afferma: «il rapporto redatto dal presidente Spacca per noi è umiliante. Voglio che sia chiaro: non abbiamo l'anello al naso e non vogliamo essere trattati come l'ultima provincia dell'Impero».
«Da quando sono sindaco il presidente Spacca è venuto a San Benedetto soltanto per tre volte, francamente mi pare troppo poco», è l'ultima considerazione di Gaspari che dichiara di inviare soventemente degli sms al governatore, sottoponendogli interrogativi e richieste di colloqui telefonici. Ma da Spacca non arriverebbe alcuna risposta. Solo silenzio. Un silenzio che ormai s'è fatto assordante e disturba non poco gli amministratori locali del Piceno.
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31/10/2009
Gaspari ai ferri corti con Spacca: «Non siamo l'ultima provincia dell'Impero»
San Benedetto del Tronto | Il sindaco si fa portavoce del malessere del sud delle Marche e critica il presidente della Regione che venerdì scorso era in Riviera per dare il via alla sua campagna elettorale. Una candidatura non scontata: «Auspico le primarie», dichiara Gaspari.
di Marco Braccetti
Spacca e Gaspari durante uno dei loro (pochissimi) incontri
Fra i molti c'è il sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari che fa le pulci all'operato del governatore. Gli "imputa" una carenza di dialogo e di confronto con gli amministratori del sud della regione: «Chi governa deve avere anche una grande capacità d'ascolto», è il refrain di Gaspari che cita le Memorie di Adriano, il romanzo di Marguerite Yourcenar che sostiene: "chi non ha tempo di ascoltare non ha tempo di governare".
Gaspari arriva addirittura a non essere certo della candidatura del presidente Spacca per le elezioni regionali di marzo. Il candidato del centro-sinistra alla carica di governatore dovrebbe passare al vaglio delle elezioni primarie. «Chi ha ben governato non ha nulla da temere dalle primarie. - afferma il primo cittadino sambenedettese - Io le auspico sia per me che per gli altri amministratori. Comunque mi adeguerò se il mio partito deciderà diversamente».
Per l'incontro di venerdì Gaspari si è tolto dal dilemma di "esserci o non esserci", visto che quel giorno era a Fidenza all'inaugurazione di un polo logistico targato Orlando Marconi. Ma se fosse stato in Riviera siamo quasi certi che il sindaco non avrebbe partecipato alla kermesse politica, così come hanno fatto numerosissimi suoi colleghi del territorio. «L'assenza dei sindaci non è stata dettata dal caso», assicura Gaspari. Anzi, si tratta del sintomo di un profondo malessere. Il sud è stanco di essere la Cenerentola delle Marche.
In un documento preparato da Spacca dove si elenca tutto ciò che è stato realizzato nel corso del suo mandato a favore dei vari territori regionali si legge che per Commercio, Turismo e Cooperazione del Piceno sono stati erogati 5 milioni di Euro, destinati alle piccole e medie imprese del territorio fermano (ormai ex provincia di Ascoli). In tutto 5 righe su 18 pagine che compongono il documento. Gaspari non ci sta: «San Benedetto è la 5ª città della regione per densità demografica e siamo al 3º o 4º posto per dinamismo economico». Ci permettiamo di aggiungere che San Benedetto è la regina del turismo regionale. In ogni modo Gaspari afferma: «il rapporto redatto dal presidente Spacca per noi è umiliante. Voglio che sia chiaro: non abbiamo l'anello al naso e non vogliamo essere trattati come l'ultima provincia dell'Impero».
«Da quando sono sindaco il presidente Spacca è venuto a San Benedetto soltanto per tre volte, francamente mi pare troppo poco», è l'ultima considerazione di Gaspari che dichiara di inviare soventemente degli sms al governatore, sottoponendogli interrogativi e richieste di colloqui telefonici. Ma da Spacca non arriverebbe alcuna risposta. Solo silenzio. Un silenzio che ormai s'è fatto assordante e disturba non poco gli amministratori locali del Piceno.
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31/10/2009
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