In virtù della legge dell’otto novembre del duemila numero trecentoventotto “legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” le amministrazioni comunali di Ascoli Piceno, Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Folignano, Maltignano, Montegallo, Palmiano, Roccafluvione e Venarotta hanno istituito l’ufficio informazioni e consulenza per favorire e ottimizzare l’utilizzo dei servizi socio sanitari a disposizione delle persone le famiglie.

 

L’importante iniziativa è stata illustrata al Palazzo dell’Arrengo alla presenza del sindaco di Ascoli Piceno Piero Celani, dell’assessore ai servizi sociali di Ascoli Piceno Achille Marcucci, del coordinatore dell’ambito territoriale sociale numero ventidue il dottor Cesare Rapagnoni, dell’assessore ai servizi sociali del comune di Folignano Monica Marchetti e della dottoressa Lucidi in rappresentanza dell’Azienda Sanitaria Locale.

 

Ascoli Piceno è il comune capofila di questa nuova esperienza che vede coinvolti direttamente i cittadini di tutto il comprensorio ascolano e l’amministrazione comunale ha messo a disposizione proprie strutture e investito economicamente sul progetto.   

 

Quest’ultimo a inizio dopo un lungo lavoro che ha visto impegnati i servizi sociali dei Comuni aderenti, i servizi socio sanitari dell’Azianda Sanitaria, il centro dell’impiego della Provincia di Ascoli Piceno e i Patronati.

 

Lo studio preliminare del progetto ha messo in evidenza che nell’ambito sociale ventidue sono a disposizione un assistente sociale ogni quattromila cittadini ma soprattutto, il disorientamento e il sotto utilizzo dei servizi offerti al cittadino.

 

Il progetto si prefigge di guidare i cittadini all’utilizzo della rete di servizi messi a disposizione, di realizzare progetti personalizzati e interventi integrati, di consentire alle persone di partecipare alla strutturazione delle risposte in merito ai propri bisogni, di aumentare il senso di soddisfazione e di sicurezza dell’utenza in rapporto al sistema di protezione sociale.  

 

Per la comunità nel suo complesso il progetto ha lo scopo di realizzare un Welfare “dal basso” e calibrarlo sulle esigenze locali, di ridurre la distanza dalle istituzioni, di valorizzare le risorse esistenti e di attivare le risorse individuali come la solidarietà, la reciprocità e l’autorganizzazione.

 

“prevenzione e integrazione delle risorse con l’organizzazione dei servizi diffusi nel territorio”

 

Il progetto mira a colmare i servizi sociali che i piccoli comuni non possono erogare per mancanza di risorse economiche, insufficienti per affrontare investimenti socio-sanitari efficaci. Discorso a parte per Ascoli Piceno (Capoluogo di Provincia ) dove l’amministrazione comunale da sempre ha investito per una offerta dei servizi completa, mirata a soddisfare i bisogni dei cittadini di ogni fascia di età.

 

Grazie alla rete informatica, di cui è dotato il progetto Ups (Ufficio di Promozione Sociale), sarà possibile monitorare il territorio per una lettura dei processi in atto nel tessuto sociale e riordinare ed integrare le risorse presenti sul territorio.

 

I cittadini compresi all’interno dell’ambito territoriale ventidue potranno servirsi delle consulenze, del disbrigo servizio pratiche, delle prestazioni di base in ogni ufficio dislocato sul territorio, quindi un cittadino di Roccafluvione potrà usufruire del servizio da Ascoli Piceno e viceversa.

 

“Ad Ascoli potranno confluire cittadini di altre realtà comunali – dice il Sindaco di Ascoli Piceno e Presidente del Comitato dei Sindaci Piero Celani – ci vuole un’informazione equilibrata e giusta per andare incontro e aiutare i cittadini, i disabili che in questo momento soffrono un disaggio sociale”.

 

Le sedi operative dislocate sul territorio sono ad Ascoli Piceno in località Monticelli all’ex Villa Sabatucci, ad Acquasanta in Piazza xx Settembre, a Folignano in località Case di Coccia Via Aprutina numero venti, a Roccafluvione in Via Eugenio Montale due.