Per Ahmetovic una casa vista mare
San Benedetto del Tronto | Dal Camper ad una casa con il panorama tra i più belli d'Italia, ecco le nuove frontiere del nomadismo rom.
di Prometeo
Questa è la storia in estrema sintesi. Ma ci sono anche altri passaggi del processo che meritano di essere menzionati a giusta conoscenza dei lettori.
Il primo colpo di scena si ebbe allorquando il primo Giudice, il dott. Emilio Pocci decise di astenersi dal processo.
Poi la richiesta del Pubblico Ministero Carlo Pirozzoli che ha valutato la misura della condanna in quattro anni e sei mesi, misura aumentata poi dal Giudice Bartoli che lo ha condannato a sei anni e mezzo di reclusione che Ahmetovic sconterà agli arresti domiciliari.
Il Giudice ha anche disposto un risarcimento di 200.000 euro per le famiglie dei ragazzi uccisi che si sono costituite parte civile nel procedimento.
I capi di accusa sono: omicidio, guida in stato di ebbrezza e resistenza a pubblico ufficiale. Ebbene questi reati determinano una pena pari a sei anni e mezzo.
Ciò che ha fatto imbestialire la comunità di Appignano non sono stati tanto i sei anni e mezzo di reclusione quanto gli arresti domiciliari.
L'idea che Ahmetovic, che viveva in un camper, sconti la pena (trovando una vera casa) in un residence vista mare su una delle spiagge più belle d'Italia, è risultata indigeribile a tanti.
L'Italia intera ora sa che Ahmetovic sta in uno degli appartamenti del residence Las Vegas di San Benedetto del Tronto e la cosa, oltre che destare più di una preoccupazione in una zona altamente frequentata da forestieri dell'ascolano nel periodo estivo, lede l'immagine di una città ad elevatissima vocazione turistica.
Nessun commento sul numero di anni di reclusione previsti dalla pena comminata, ma viene da chiedersi se risulti opportuna la decisione di concedere gli arresti domiciliari proprio in quel luogo.
Lo scalpore prodotto e le reazioni conseguenti confermerebbero che la decisione è alquanto lacunosa.
Ahmetovic pare voglia scrivere un libro, forse proprio sulla vicenda, e lo farà ispirato da una vista mare formidabile. Come negare che questa cosa possa far ribollire il sangue dei genitori delle povere vittime?
E poi si sa come vanno le cose in Italia, col tempo ci sarà riconosciuta la buona condotta con relativa riduzione della pena.
Ci sono pure quelli che dicono che tale vicenda ha generato tanto sdegno solo perché si tratta di un "povero rom", ebbene dico che, ammesso che sia vero, non dovrebbe essere così.
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09/10/2007
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