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129 offerte per i lavori della Falesia

Altidona | Appalto in corso per la messa in sicurezza della Falesia, costone a strapiombo sulla strada statale Adriatica nel territorio di Altidona. L’Amministrazione comunale riceve ben 129 offerte.

di Giamaica Brilli

Sono bastati pochi giorni di pubblicazione del bando di gara per la messa in sicurezza della Falesia Aprutina per essere sommersi dal numero elevatissimo delle offerte. Ben 129 ne sono pervenute all'Ufficio Tecnico comunale entro i termini di scadenza dello scorso 31 ottobre.

In questi giorni gli amministratori comunali e il tecnico responsabile del settore, il geometra Stefano Postacchini, sono quindi impegnati in un superlavoro per il vaglio delle buste depositate. Una prima scrematura terrà conto dei requisiti di idoneità delle ditte che si sono candidate a questo cantiere; quindi si controlleranno i documenti amministrativi allegati e, infine, la congruità dell'offerta economica.

Per questo intervento l'Amministrazione locale si è interessata da tempo per ottenere finanziamenti e provvedere alla messa in sicurezza della zona. L'obiettivo si è reso oggi possibile grazie alle cospicue risorse concesse dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio che, con apposita normativa del 2002, ha definito i programmi d'intervento urgenti per il riassetto delle aree a rischio idrogeologico.

Il costo complessivo della messa in sicurezza è stimata nella somma di 600 mila euro. Ben visibile per chi transita sulla direttrice Adriatica all'altezza del camping Riva Verde, la falesia del colle Aprutino si presenta come un alto costone
con ripide pareti a strapiombo sul mare. Sotto questo crinale sono localizzate diverse strutture e infrastrutture: la stessa strada statale, ma anche l'autostrada A14, la ferrovia e l'area di ricettività turistica.

La Falesia rientra in un perimetro che il Piano per l'Assetto Idrogeologico della Regione definisce con codici piuttosto eloquenti per gli addetti ai lavori. L'area è ritenuta a rischio e neppure poco elevato. Distante dal mare circa 150 metri, tutta l'area circostante va dunque salvaguardata con un intervento che, tecnicamente, risponde all'esigenza di un'efficiente messa in sicurezza.

Il progetto, oltre ai consolidamenti opportuni, si propone anche l'obiettivo di salvaguardare alcune specie vegetali endemiche, rare e persino in via di estinzione. Nell'area, oltre a queste particolari tipologie floristiche, si dovrà operare anche per il mantenimento del generale assetto vegetale.

10/11/2007





        
  



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