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Un Nuovo Commissario del Consorzio di Bonifica del Tronto

Ascoli Piceno | Un caso di conflitto di interessi?

di Guido Castelli*

In occasione dell'approvazione della legge regionale per l'assestamento del Bilancio 2003, il Consiglio regionale ha deciso per quel che concerne il Consorzio di Bonifica del Tronto di procedere alla fusione con gli altri  Consorzi attualmente operanti in provincia  (Aso e Tenna ) ed in attesa del perfezionamento di tale processo di nominare un Commissario Straordinario che si occupi del risanamento finanziario dell'Ente.

Il Commissario è stato dotato di poteri molto ampi in quanto egli è titolare del potere di adottare un piano di risanamento straordinario, di procedere ad alienazioni e transazioni nonché di procedere a modificazioni dell'organico del personale e dell'assetto organizzativo del Consorzio.

In sostanza secondo l'intenzione della Regione, il Commissario dovrà preparare il terreno propedeutico alla crezione di un super Consorzio che sarà, successivamente, suggellata da un'apposita Legge Regionale. La Giunta Regionale, con una delibera dello corso 28 ottobre, ha designato quale Commissario Straordinario l'attuale Direttore del Consorzio di Bonifica dell'Aso.

Tale scelta, che peraltro non è stata neppure motivata, appare tuttavia fortemente inopportuna e probabilmente illegittima. Il nuovo Commissario, infatti, al di là delle sue qualità professionali che non sono in discussione, versa in una evidente condizione di conflitto di interesse essendo dipendente di un ente (Il Consorzio dell'ASO) direttamente interessato alla preannunziata fusione.

Il nuovo Commissario in effetti dovrà svolgere funzioni, tra cui quelle connesse alla riorganizzazione del personale in vista della fusione, che produrranno effetti sull'organizzazione dell'Ente da cui dipende e che incideranno sul suo stesso status di dirigente.

Sulla base di queste premesse quale futuro si prepara per il Consorzio di Bonifica del Tronto?
Diventerà una "dependance" di quello dell'ASO?
E quali prospettive vi saranno per il  personale e per i soggetti consorziati?
La strada del risanamento dell'Ente passa per una sorta di eutanasia diretta a cancellare le esperienze pluriennali che vi operano e lavorano?

Ho posto questi interrogativi al Presidente della Giunta D'Ambrosio nella speranza che i miei dubbi vengano fugati. Nel frattempo tuttavia l' incertezza più assoluta continuerà a sovrastare dipendenti ed agricoltori.   
 
*cons. reg.le AN        

10/11/2003





        
  



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