L’onorevole Salvi è il primo firmatario della mozione nazionale A Sinistra per il  Socialismo. “Chiediamo ai D.S. di fare una scelta chiara, a sinistra nel campo del socialismo europeo e di costruire una grande alleanza democratica – dice il Senatore Cesare Salvi e aggiunge - necessaria per sconfiggere Berlusconi e per costruire un’Italia più giusta, più attenta ai diritti del lavoro e alla ragione dei ceti popolari”.

 

Politicamente la mozione A Sinistra per il  Socialismo non ritiene giusto la costituzione di una federazione riformista. Salvi pensa che gli alleati di centro, la Margherita, l’Udeur e l’Italia dei Valori vanno rispettati nella loro identità, nella loro storia, nella loro tradizione e con loro i Democratici di Sinistra devono fare un programma di governo comune intorno a Romano Prodi ma, sicuramente non un partito unico.

 

L’Onorevole Salvi guarda ad una maggiore unità di tutta la sinistra per poi allearsi con il centro e far valere e vivere le sue ragioni ispirate al socialismo, alla libertà e ai diritti dell’individuo.

 

La mozione è molto legata alla tradizione del Partito Comunista e Salvi non nasconde che questo legame c’è ma non è l’unica fonte di ispirazione democratica. Anche il partito socialista e le altre formazioni della sinistra politica hanno avuto una storia molto positiva che non va ne cancellata ne dimenticata.

 

“Il mondo è cambiato e dobbiamo affrontare le nuove sfide senza rinnegare le nostre origini, questo sarebbe profondamente sbagliato – aggiunge – noi siamo l’area più a sinistra dei Democratici di Sinistra ”.

 

Il gruppo parlamentare legato alla mozione “A Sinistra del Socialismo”  guarda con attenzione ai temi del diritto al lavoro, all’ambiente, alla pace ed attualmente è impegnata contro la riforma costituzionale ad opera delle destre.  

 

La stella polare, è la ricerca di nuove politiche per il lavoro ispirata ai principi menzionati dall’unione europea. “Nel passato Salvi, da ministro, si è impegnato a risolvere le carenze occupazionali del territorio piceno – dice Giovanni Ferrante – con la sua esperienza e con la sua presenza si può dare un significativo contributo alla ripresa occupazionale nel nostro territorio”.