Momenti di tensione in Samb-Cittadella
San Benedetto del Tronto | Un poliziotto rimasto ferito in modo lieve ad una gamba. Tifosi più che arrabbiati mestamente amareggiati.
di Carmine Rozzi
Tifosi radunatisi vicino ai cancelli nel dopo partita.
Momenti di tensione allo stadio “Riviera delle Palme” durante lo svolgimento della partita Sambenedettese-Cittadella persa malamente dai padroni di casa con l’umiliante risultato di zero a quattro. Durante l’intervallo tra il primo ed il secondo tempo con la squadra di casa già sotto di quattro reti una nutrita frangia di supporters della Curva Nord “Massimo Cioffi”hanno lasciato i gradini della tribuna per ammassarsi minacciosamente verso il cancello di entrata al campo. Sul posto è immediatamente arrivata una unità di carabinieri in pieno assetto antisommossa.
Fortunatamente dopo alcuni minuti di tensione con diversi spintoni all’inferriata gli stessi tifosi hanno deciso di cambiare strategia di protesta uscendo disciplinatamente dallo stadio per recarsi all’ingresso della tribuna centrale dove però erano già attesi da un nutrito spiegamento di forze dell’ordine chiamate a rinforzo. Questi, dopo aver transennato la strada , si disponevano su tre linee di intervento scoraggiando in tal modo qualsiasi tentativo di forzare il blocco.
Da registrare che poco prima, all’ingresso del cancello che porta alla tribuna centrale un poliziotto è stato raggiunto da colpi di bastone rimanendo ferito in modo peraltro lieve ad una gamba. Lo stesso è stato tuttavia prontamente accompagnato al Pronto Soccorso per gli accertamenti del caso. A fine partita un folto gruppo di tifosi si sono radunati di nuovo all’ingresso della tribuna centrale con l’intento di rimanervi fino ad ora tarda ma con il passare del tempo e forse della stanchezza e di una temperatura diventata rigida la maggior parte ha desistito dall’intento tornando a testa bassa verso casa.
Molti di quei ragazzi al primo accenno di domanda scuotono malinconicamente la testa facendo intendere di non aver neanche la forza per rilasciare dichiarazioni. Tuttavia quei pochi che l’hanno fatto si sono dichiarati per la maggior parte amareggiati, mancando loro perfino la voglia di protestare oltre. Come ad esempio Stefano tifoso doc della vicina Offida:” Cosa c’è da dire ? Niente. Abbiamo preso nove goal in due partite, abbiamo fatto ridere l’Italia in quel di Ravenna, a undici giornate dall’inizio abbiamo cambiato già tre allenatori (Ortega,Calderisi, Zecchini). Mastellarini non si fa più vedere. Cosa vogliamo aggiungere ?”
Capannelli di ritardatari si fermano per cercare di analizzare in qualche modo questa ennesima catastrofica prestazione della squadra. In uno di questi c’è Giovanni Piergallini un attempato signore sulla settantina che segue la Samb dalla notte dei tempi:”Sono quarantanni e più che seguo la Samb. Non mi ricordo una sola volta che in casa siamo andati sotto di quattro goal già nei primi quarantacinque minuti. Questo è segno di un crollo psicologico totale. Ora come ora io vedo una società ed una squadra in coma. Pertanto invito la tifoseria ad astenersi dal mettere in opera altri atti dimostrativi perché sarebbe come infierire su di un cadavere. Manteniamo la calma, restiamo soprattutto in silenzio sperando che qualche acquirente si deicda veramente a rilevare la società e cambiare i programmi. Altrimenti rischiamo di spaventarli ed allora sì che la cosa si fa seria”.
Poi ci sono Maria, Francesca, Cecilia. Tutte e tre con la sciarpa della Samb, poco più che vent'enni ed arrabbiatissime. "Abbiamo lasciato a casa i nostri ragazzi - dice Maria - anche perchè uno si interessa di automobilismo, uno di barca a vela e uno di scalata libera. Noi invece abbiamo un solo amore ; la Samb. Ma questa non ce la doveva propiro fare. No. Questa la racconteremo ai nostri figli e nipoti. Dico solo, e penso di parlare a nome delle mie compagne, che la Samb dovrà vincere molto e bene per farci dimenticare questa domenica maledetta".
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13/11/2005
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