"Il professor Paolo Parigi trova il corpo della Preside, Magda Gambacorta, con la gola tagliata. Invece di lasciare tutto com'è, da persona di buon senso, entra nell'ufficio "sconvolgendo" la scena del delitto. Il maresciallo Antonio Principe, che investiga sul delitto con la sua squadra, non la prende affatto bene: "non si può essere tanto imbecilli, deve averlo fatto apposta!". L'appuntato Curto, ex-allievo del professore, vorrebbe difenderlo, ma non ha molti argomenti. D'altra parte, chi aveva l'opportunità di commettere il delitto? Insegnanti, bidelli, alunni, visitatori inosservati, praticamente chiunque. E chi poteva avere un motivo per commetterlo? Stessa risposta, vista la personalità della vittima e il suo "secondo lavoro".

Questo il libro "bellissimo" a detta dei lettori. Ancor di più se fosse possibile è la pièce teatrale, trasposizione in bianco e nero dell'omonimo romanzo, successo noir dello scrittore sanbenedettese Francesco Tranquilli (vincitore del premio Giallo Carta 2009 e del premio Tiro Rapido 2009). La drammatizzazione, porta in scena sabato 13 novembre in anteprima nazionale, al Teatro Comunale Concordia, è ad opera del ormai più che nota compagnia ascolana, Sinergye Teatrali ideata e diretta dal regista Stefano Artissunch, che per il terzo anno consecutivo, complici l'Officina Concordia e l'Amat, ci propone spettacoli di notevole spessore. Sarà il calibro degli attori, Laura Graziosi, Piergiorgio Cinì, Stefano Tosoni e Gian Paolo Valentini. Saranno gli intrecci drammaturgici della regia di Stefano Artissunch, che non si fa mai mancare nei suoi allestimenti, il tempo e lo spazio per citazioni musicali, artistiche e performative, tanto espressive quanto "simmetriche". Sarà il romanzo, di sicuro un input creativo per una rilettura efficace, avvincente, veloce e nonostante tutto nel complesso suadente.
Sta di fatto che l'eccellenza è in scena e la rappresentazione convince sempre, quando si tratta di Stefano Artissunch e di "Synergie Teatrali".

Tutto buio il teatro di "Black out" sabato sera, solo i vuoti e i pieni delle luci e delle ombre che ricalcano il tenore incalzante dei dialoghi, misti a silenzio. E poi ancora il buio, a sottolineare la drammatica linea di confine fra il grottesco e l'ironico della "scoperta" e l'attimo, lungo tutto il tempo dell'opera, in cui il mondo apparentemente tranquillo dei protagonisti, va in frantumi.
E' dal buio che emergono i personaggi, il buio dell'anima, tradotto sapientemente nel bianco e nero di una fotografia, quella ormai sbiadita di un "ecosistema", venuto meno. La descrizione non perde mai di efficacia anzi, è via via un crescendo di lirismo scenico commovente, sostenuto soprattutto, grazie al "disegno delle luci" e al suo artefice.

Il noir, del professor Tranquilli, che sul palco si trasforma in un thriller lirico in prosa e cinematografico, ha avuto la capacità di ammutolire la fitta platea del Concordia, mostrando quanto nel teatro siano fondamentali sperimentazione e contaminazione.

Il teatro Concordia, grazie all'impegno dell'Amministrazione Comunale di San Benedetto del Tronto si conferma fiore all'occhiello del territorio, un organismo vivo ed in continua evoluzione, capace di riconoscere e promuovere i talenti e le risorse artistiche di "casa nostra".