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Conferenza dei servizi preliminare "Zona Ex Tiro a Segno"

Ascoli Piceno | “L’intervento presentato come Project Financing non soddisfa i requisiti stabiliti dalla legge in quanto non genera ne significativi redditi attraverso ricavi da utenza, ne significativi servizi alla pubblica amministrazione serviti dal privato”

di Federico Biondi

Presso la sala Massy di Palazzo dei Capitani si è svolta la “conferenza dei servizi” relativa all’Accordo di Programma in variante al Piano Regolatore promossa dal comune di Ascoli Piceno in località “ex Poligono di Tirassegno”.
 
Presenti il Sindaco della città di Ascoli Piero Celani, l’assessore ai lavori pubblici Luigi Lattanzi, l’assessore alla riqualificazione e alla trasformazione urbana Valentino Tega, l’assessore all’ambiente Sesto Travanti.
 
Inoltre erano presenti il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi, l’assessore all’edilizia residenziale pubblica Antonio Canzian, rappresentanti del genio militare, dello studio che ha presentato il progetto di riqualificazione urbanistica, rappresentanti della sovrintendenza ai beni architettonici.
 
L’amministrazione provinciale ha espresso un parere non favorevole all’iniziativa intrapresa dall’amministrazione comunale di Ascoli Piceno e ha ritenuto che l’accordo di programma non è lo strumento per poter procedere alla valutazione di tale proposta.
 
L’Ente viene chiamato in causa al fine di consentire una variazione allo strumento urbanistico che altrimenti non sarebbe possibile dall’attuale normativa, dato che l’area è interessata da vincoli di procedure di adeguamento del Prg (Piano Regolatore Generale) al PPAR (Piano Paesistico Ambientale Regionale).
 
La Provincia rileva che non sono state attivate le consuete azioni di partecipazione, concertazione e condivisione degli obiettivi, delle scelte e delle finalità dell’intervento presupposti essenziali per essere un Adp (Accordo di Programma).
 
Comunque se questo non dovesse essere sufficiente, “è stato valutato che non appaiono soddisfatte le motivazioni di prevalente interesse pubblico ne dal lato urbanistico e sociale, ne dal lato economico” dice Massimo Rossi il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno.
 
Si ritiene che l’area in esame ha una grande importanza in termini di servizi e di standard non solo per un brandello di tessuto urbanistico ma in riferimento ad un’area più vasta che riguarda tutto il centro storico di Ascoli Piceno.
 
Secondo la proposta dell’amministrazione comunale all’ex tiro a segno dovrebbero essere realizzati degli edifici con funzione residenziale-commerciale, “il vantaggio conseguito dal privato è superiore al vantaggio conseguito dal pubblico – dice il presidente della provincia – a nostro parere ci deve essere un preponderante interesse pubblico per la realizzazione dell’accordo”.
 
L’amministrazione di Ascoli Piceno nei suoi pieni poteri di sovranità comunale, può individuare altre modalità per realizzare l’intervento proposto o magari realizzare un intervento modulato sulle osservazioni fatte dall’amministrazione provinciale e dalla sovrintendenza ai beni architettonici e paesaggistici che hanno espresso parere contrario a questo progetto di riqualificazione urbana.

16/11/2004





        
  



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