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Taglio dei trasferimenti erariali pari a € 609.400.000

Ascoli Piceno | Cosa faranno i Comuni per coprire questo minore gettito? Sicuramente saranno costretti ad aumentare l'aliquota e qui passiamo dalla beffa all'inganno, prima il Governo riduce la pressione fiscale e poi costringono i Comuni all'aumento delle imposte.

di Gasparri Enrico*

Proprio in questi giorni, il Ministero dell'Interno ha diffuso i dati relativi al taglio dei trasferimenti erariali pari a € 609.400.000 che i Comuni dovranno subire, a fronte di un'ipotetica entrate dovuta all'accatastamento degli edifici ex rurali.

"Il principale tributo comunale, simbolo dell'autonomia finanziaria dei comuni, sta diventando un vero e proprio boomerang per le casse degli enti"; è questa la denuncia espressa dall'A.n.u.t.e.l., l'Associazione Nazionale Uffici Tributi Enti Locali, di cui faccio parte del Comitato provinciale di Ascoli Piceno. La vicenda trae origine dall'art. 3 del Decreto legge 81 del 2007 convertito in legge 127 del 2007.

L'Agenzia del territorio ha comunicato entro il 30-9-2007 al Ministero i dati relativi alla maggiore base imponibile dell'Ici, dovuta all'accatastamento degli edifici ex rurali. Questa comunicazione però non può essere del tutto esatta, in quanto è stata concessa un'ulteriore proroga al 30 novembre per l'accatastamento degli edifici che hanno perso la ruralità.

Il taglio dei trasferimenti, si basa anche sul maggior gettito che i Comuni avranno a seguito del corretto classamento dei fabbricati destinati ad uso commerciale, industriale, ad ufficio privato e all'aumento dell'imposta pari al 40% per gli edifici del gruppo catastale B ovvero collettivi tipo scuole.

Il minor gettito dei trasferimenti non si è basato sulla effettiva maggiore entrata che i Comuni avranno a seguito dei casi sopra esposti, bensì in riferimento alla maggiore base imponibile per il singolo ente, ma non è detto che da ciò scaturisca un aumento del gettito ICI. Per l'anno 2007 i Comuni, con l'assestamento del bilancio, previsto entro il 30 novembre, dovranno ridurre i trasferimenti e potranno iscrivere tra le entrate il gettito presunto dell'ICI, che deve confluire in un "avanzo vincolato" e quindi non può essere speso in base a quanto stabilito dall'art. 3 comma 3 del Decreto legge 81/2007 convertito in Legge 127/2007.

Tale operazione avrà dei riflessi anche sulla liquidità, in quanto l'incasso del maggior gettito ICI si avrà nella metà del mese di giugno. Nel 2008 la situazione peggiorerà in quanto non si potrà più inserire nel bilancio, tale entrata, se non sarà certa e comunque verrà aggiunta un'altra riduzione dei trasferimenti per altri 174 milioni di €.

I riflessi per i Comuni sono disastrosi. Per rendere un'idea, in tutta la Regione Marche verranno trasferiti minori trasferimenti pari a € 14.495.418, nei Comuni della Provincia di Ascoli Piceno € 1.861.029,17, in quelli della provincia di Fermo € 1.542.466,30, il Comune di Ascoli € 489.724, Fermo € 300.210 i Comuni della Comunità Montana dei Sibillini € 197.229. Come faranno i Comuni a far quadrare i conti? Ma la beffa non finisce qui, in quanto il Governo ha stabilito nella proposta di legge finanziaria del 2008 una riduzione della pressione fiscale ai cittadini, ma la copertura finanziaria sarà a carico dei Comuni. L'art. 2 del disegno di legge finanziaria del 2008 prevede che dall'imposta ICI dovuta per l'unità immobiliare adibita ad abitazione principale si detrae un ulteriore importo pari all'1,33 per mille della base imponibile.

Cosa faranno i Comuni per coprire questo minore gettito? Sicuramente saranno costretti ad aumentare l'aliquota e qui passiamo dalla beffa all'inganno, prima il Governo riduce la pressione fiscale e poi costringono i Comuni all'aumento delle imposte.

*Componente Comitato A.n.u.t.e.l. della Provincia di Ascoli Piceno e Funzionario del Comune di Santa Vittoria in Matenano

16/11/2007





        
  



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