Da Ubaldo Maroni (ex sindaco ripano, già assessore provinciale e presidente del consiglio provinciale), riceviamo e pubblichiamo:

E' in corso a Roma, tra la sostanziale indifferenza dei Governi mondiali e anche della pubblica opinione, il vertice della Fao sulla sicurezza alimentare: un momento non solo di riflessione ma anche di definizione di impegni precisi per affrontare il dramma del miliardo di persone che, nell'era in cui viaggiamo sulla luna e nello spazio, soffrono la fame.

Sappiamo tutti che questo impegno passa attraverso l'erogazione di aiuti immediati per soddisfare i bisogni primari di chi non ha di che sfamarsi. Ma sappiamo altrettanto bene che occorre, per parafrasare una nota metafora, "non solo dare del pesce agli affamati ma anche insegnare loro a pescare".

Nel suo piccolo, era quello che l'Amministrazione provinciale di cui facevo parte tentava di fare attraverso il progetto che chiamammo "Otto per mille per l'edilizia scolastica". Fui assessore ideatore ed esecutore di questa iniziativa che consisteva nel mettere da parte una piccola quota (l'otto per mille appunto) delle somme a disposizione per le ristrutturazioni o gli ampliamenti degli istituti superiori provinciali da destinare alla realizzazione di scuole in paesi in via di sviluppo. Solo sostenendo l'educazione e l'istruzione dei ragazzi è infatti possibile immaginare un mondo dove ogni popolo abbia la possibilità di organizzare il proprio futuro.

Un primo, piccolo ma significativo risultato l'ottenemmo costruendo due scuole in un villaggio dell'Etiopia. Mi piacerebbe che la nuova Amministrazione provinciale non disperda quel bel lavoro di cui vado orgoglioso, ma che invece prosegua, e se possibile ampli, l'iniziativa continuando a destinare piccole somme "ritagliate" negli stanziamenti per i lavori pubblici per dare strutture scolastiche, convitti, refettori a chi studia in condizioni incredibili, spesso sotto un albero. Per noi sono piccole cifre, ma in questi posti possono fare la differenza tra avere una scuola e non averla.

Spero proprio che il presidente Celani e suoi assessori raccolgano questo appello e che la solidarietà tangibile della Provincia di Ascoli Piceno prosegua e si sviluppi al di là del colore politico di chi la governa.