Daniele Primavera ha presentato oggi le dimissioni dalla carica di Presidente della VI Commissione Turismo, Commercio e Attività Produttive. Motivo della dipartita il funzionamento abnorme delle Commissioni stesse, completamente snaturate nel loro valore e funzione a causa della consuetudine dell'Amministrazione Gaspari di convocare il Consiglio prima ancora di emanare gli atti su cui le Commissioni prima e il Consiglio stesso poi sono chiamati a decidere. Saltano così i tempi tecnici dell'iter legislativo, chiudendo il dialogo e il confronto in un vicolo cieco tutt'altro che trasparente, finendo per convocare le Commissioni per discutere del niente, data l'indisponibilità degli atti. Impossibile diventa fare correttivi, apportare modifiche o integrare gli atti stessi, come previsto dalla pratica legislativa.

"Così è stato anche stavolta: il Consiglio Comunale è stato convocato il 29 ottobre per il prossimo 3 novembre, l'ordine del giorno è uscito senza che fossero pronti gli atti e l'unico giorno utile per la convocazione della Commissione è oggi: è un percorso inaccettabile, io non mi presto più a questa situazione". "Il vero problema - insiste Primavera - è che si vuole ostacolare la trasparenza delle decisioni in una sede in cui tutti esprimono la propria opinione e escono allo scoperto, e in cui tutti i nodi vengono al pettine, com'è il caso delle Commissioni consiliari".

Sulla decisione del Consigliere di Rifondazione pesa anche la pratica del Governo Gaspari di escludere la Commissione presieduta fino a ieri dallo stesso Primavera dalle tematiche annesse al turismo, come il Piano Spiaggia e il Piano Hotel, che, avendo una ricaduta diretta sul settore turistico, sono state invece passate al vaglio della Commissione Urbanistica. "Si opera al buio e sulla fiducia" ironizza Primavera che - rispetto alla proposta di Capriotti di creare una zona a traffico limitato nel centro - rincara la dose: "E' un'Amministrazione che improvvisa, che non fa della progettualità il suo metodo ma procede per tentativi".

Primavera dà un colpo di spugna alle ombre che prendono forma sulla via delle elezioni, mentre Gaspari è in cerca di un punto di appoggio per cambiare il mondo della sua città.