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Ancora grandi appuntamenti nel cartellone lirico del Teatro Pergolesi di Jesi

| JESI - La Traviata con la regia di Lindsay Kemp di scena il 6 e 7 novembre.

Lindsay Kemp, tra i più poetici uomini di teatro del nostro tempo, dopo le precedenti regie liriche al Teatro Pergolesi (Le Nozze di Figaro e Madama Butterfly), torna a Jesi con La Traviata, suo grande sogno di sempre. Lo ha fatto con il rispetto che si porta a un grande amore ed insieme modellando con il suo occhio pittorico il materiale visivo affinché corrisponda alle pulsioni musicali e mettendo a fuoco con la sua sensibilità di "vecchio ballerino" le emozioni dei personaggi, in una costante tensione verso l'equilibrio stilistico fra racconto e astrazione, complici le straordinarie soluzioni scenografiche di Giuliano Spinelli.

L'opera verdiana sarà rappresentata al Teatro Pergolesi di Jesi il 6 e 7 novembre (sabato alle ore 21 e domenica alle ore 16) nel quadro della XXXVII stagione lirica di tradizione. L'allestimento, prodotto dal Teatro Marruccino di Chieti in collaborazione con il Teatro jesino, restituisce la vicenda di Violetta e Alfredo come riflessa - anche per l'effetto del traslucido marmoreo pavimento della scenografia - in una Parigi dove il lusso vira facilmente in decadenza e la coscienza si sbriciola nel taffetas e nel raso di donnine alla Renoir.

"La dame aux Camélias, Marguerite, Violetta, Camille....  il personaggio - spiega Kemp, che dell'opera firma regia, luci e costumi - è un archetipo che appartiene al vocabolario simbolico di tutti, ma negli anni io me ne sono identificato con tale intensità che in più occasioni mi sono persino spinto ad interpretare il ruolo in scena! Una identificazione nata dall'infanzia, dall'istante che ho visto Greta Garbo e Robert Taylor nel film di Cukor, del 1937....ah, se Garbo fosse stata anche soprano!! Sono sempre stato attratto irresistibilmente anche dal 'demi monde' dove alta società e prostituzione s'avvinghiano in un abbraccio di reciproca attrazione e repulsione, il lusso e la decadenza della Parigi tardo-ottocentesca espressa da Dumas, Proust, Baudelaire, Balzac, Degas, Manet, Renoir, e Toulouse-Lautrec. Per motivi visivi, qui ho posticipato l'epoca leggermente, al 1890, ma il contesto sociale cambia poco".

Bellissima tragedia d'amore, quindi, ma soprattutto il genio di Verdi diretto dal M° Marzio Conti, con Orchestra Coro e Corpo di Ballo del Teatro Marrucino di Chieti, scene di Giuliano Spinelli, coreografie di Javier Martinez Torrejon, regista collaboratore David Haughton, Maestro del Coro il M° Fabio D'Orazio. Nella compagnia di canto: Mara Lanfranchi e Paola Antonucci (Violetta), Luigi Petroni (Alfredo), Marcello Lippi (Giorgio Germont), Milena Storti (Flora), Simonetta Marcolongo (Annina), Cataldo Gallone, Luciano Miotto, Claudio Sgura, Alessandro Pento, Marco Iezzi, Ladislao Riusz.

Info: Teatro Pergolesi - Biglietteria tel. 0731. 538355

02/11/2004





        
  



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