Alla pineta unarea protetta per i bambini

San Benedetto del Tronto | Prima proposta del comitato Città dei bambini di San Benedetto del Tronto

di Giovanni Desideri

Il comitato Città dei bambini di San Benedetto del Tronto muove i primi passi dopo la sua costituzione, avvenuta il 23 settembre scorso. A breve verrà avanzata allamministrazione comunale di San Benedetto la proposta di realizzare alla pineta unarea protetta per i bambini. Il progetto è già pronto, sebbene provvisorio e aperto a tutti i suggerimenti, come spiega il suo autore, geometra Tonino Spinozzi, tra i promotori del comitato.

La presentazione pubblica del comitato e del suo primo progetto è avvenuta venerdì 19 novembre presso il circolo Lu fusse de i fenare nel parco di via Montello.

Tra i promotori anche Lina Lazzari, presidente comunale di Legambiente: oggi San Benedetto non è strutturata come una città dei bambini ha detto sebbene in passato le sue strade fossero animate dai bambini che giocavano. Oggi cè bisogno di dotare la città di strutture nuove per loro, anche al di là dei soli spazi verdi.

Presidente del comitato è Tonino Armata: alla pineta pensiamo in particolare alla casa del giardiniere, in cui potrebbero essere realizzati una sala consiliare dei bambini, un ufficio postale dei bambini, ecc. Il nostro comitato intende realizzare progetti in città, ma anche un cambiamento culturale: una città i cui spazi siano pensati per i bambini, permettendo loro di andare a scuola a piedi e da soli, di giocare tutti i giorni nei giardini pubblici o in cortile, di disegnare i marciapiedi con i gessetti, se non fossero insudiciati da cacche di cane o ingombri di biciclette, moto e motorini. Insomma, una città in cui socializzare e crescere meglio di quanto non avvenga oggi.

Alla presentazione è intervenuto anche lon. Orlando Ruggieri della Margherita: quello della città dei bambini è un progetto ambizioso e non velleitario. Purtroppo oggi San Benedetto è una città in cui il nuovo Piano Regolatore giace nei cassetti invece di essere illustrato alla città. Ritengo invece che su questi temi vada coinvolta la Provincia.

A partire dal 1991 alcuni Comuni italiani hanno aderito al progetto La città dei bambini, studiata dallIstituto di scienze e tecnologie della cognizione del Cnr. Capostipite la città di Fano, da dove è partita la prima esperienza di progettazione partecipata allarchitettura urbana, che dal 1994 ha assunto la denominazione di Io e la mia città come proposta d'educazione ambientale aperta a tutte le scuole italiane e veicolata dal Ministero della Pubblica Istruzione. A Cremona è stato avviato il progetto A scuola da soli. Molte città, infine, hanno istituito i Consigli dei bambini, che si riuniscono nelle sale municipali per discutere e poi presentare al sindaco le loro priorità.

20/11/2004