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Matvejevic ospite a OndaSuOnda

Pesaro | E’ una delle figure più grandi della letteratura internazionale. Terrà una lectio magistris alla Fiera di Pesaro sulla cultura adriatica.

Saggista e narratore di fama mondiale, uno dei più prestigiosi della letteratura odierna, personalità di spicco del dibattito intellettuale contemporaneo: è Predrag Matvejevic, l’ospite d’onore atteso a OndaSuOnda, in programma a Pesaro (PU-Marche) dal 23 al 26 novembre. L’autore del successo editoriale “Breviario Mediterraneo” è atteso al primo salone dei cibi dei paesi del mare Adriatico, sabato 24 novembre 2007, alle ore 18, per una lectio magistris sulla identità dei popoli nati sulle sponde di questo mare.

Lo scrittore croato, nato in Erzegovina (Monstar, 1932) da padre ucraino e madre croata, dal 1994 cittadino italiano grazie all’attribuzione della cittadinanza da parte del presidente Ciampi, è oggi professore di Slavistica all’Università la Sapienza di Roma, dopo la prestigiosa cattedra alla Sorbona di Parigi. Matvejevic si è sempre interessato della civiltà, la cultura e la storia del Mediterraneo e dell’Europa Orientale.

Studi e riflessioni che hanno dato vita ad una vasta letteratura e libri tradotti in molte lingue ed insigniti di prestigiosi premi letterari in Italia e all’estero, da “Pour una Poetique de l’evènement” (1979), a “Epistolario dell’altra Europa” (Garzanti, 1992), fino a “L’altra Venezia” (Garzanti, 2003) che ha ottenuto il Premio Strega europeo nel 2003. Ma senza dubbio il testo riconosciuto come il suo capolavoro è “Breviario Mediterraneo”. Qui Matvejevic ricostruisce la storia di questo mare e dei paesi che vi si affacciano mettendo in evidenza tutti quegli elementi e quelle tracce che, nella lingua come nell’architettura o nelle tradizioni popolari, mostrano forti somiglianze e radici comuni.

A OndaSuOnda, il salone enogastronomico che farà incontrare le nazioni che si affacciano su questo antico mare, con Matvejevic e lo scrittore Giacomo Scotti (il maggior rappresentante di lingua italiana della comunità istriana) si parlerà di questa nuova identità europea fatta di rapporti e scambi culturali, linguistici e commerciali, per definire questa, forse ancora ambigua e poco chiara, realtà europea.

21/11/2007





        
  



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