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La “querelle” del mercato a palazzo Condivi

Ripatransone | D'Erasmo:"Finiamola, con alcune precisazioni"

di Paolo D'Erasmo*

Per chiudere in maniera definitiva questa inutile quanto superflua “querelle” tramite mezzo stampa con la minoranza consiliare di Ripatransone “citta’ amica”  vorrei porre le ultime precisazioni su cui si punta il dito ignorando quanto e’ stato in precedenza affermato in relazione allo spostamento del nuovo mercato coperto presso palazzo Condivi.

La realta’ non e’ quella che si abbandona una struttura attrezzata per “un bugigattolo angusto…dove entrano persone da contare sulle dita di una mano sola” ma che, come avevo precisato nella mia prima replica, occorreva trovare uno spazio piu’ ridotto visto l’esiguo numero di espositori rimasti, solo tre.

La prcedente struttura sara’, inoltre, destinata ad accogliere la nuova biblioteca comunale, stiamo, infatti, cercando di creare un polo culturale che permetta alle nostre istituzioni storico archivistiche di trovare la giusta collocazione ed un maggior spazio ove poter attivare servizi aggiuntivi a quelli gia’ presenti, specie per coadiuvare ed incentivare le ricerche bibliografiche dei nostri giovani studenti.

La vecchia sede della biblioteca risultava essere troppo angusta per tali esigenze visto che doveva essere condivisa con il museo archeologico. Tornando, poi al discorso della costruzione di uno scivolo, utile ad abbattere le barriere architettoniche presenti,se si vuole ingnorare il parere tecnico degli organi preposti questa e’ una libera scelta della minoranza ma e’ certo che il Comune quale ente pubblico di governo e’ tenuto, nella sua seppur ampia autonomia gestionale, al rispetto pedissequo delle disposizioni normative a tutela delle categorie piu’ deboli come quella dei soggetti con handicap motori a cui deve essere garantita come a qualsiasi altro cittadino il diritto a poter avere una vita quanto piu’ normale compresa la possibilita’ di fare spesa.

Lo spazio risulta, inoltre adatto ad ospitare l’afflusso non eccessivo di persone che si registra giornalmente. Per quanto riguarda le affermazioni fatte sul bilancio partecipativo desidero solo puntualizzare che il Comune di Ripatransone e’uno dei pochi Comuni in Italia ad adottare tale forma democratica di governo con riguardo ad uno strumento che la stessa minoranza consiliare ha definito piu’ volte un documento programmatico essenziale per l’ente con un valore assoluto, e proprio la rilevanza di tale atto ci ha spinti a discuterne apertamente con i ripani, senza inutili strumentalizzazioni politiche lontane dai bisogni quotidiani della cittadinanza, nei limiti anche qui della possibile azione istituzionale.

*Sindaco di Ripatransone

22/11/2004





        
  



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