L'Unione dice no alla richiesta del Comitato “Peppe Benigni Sindaco” di voler aderire alle riunioni interpartitiche e entrare così di diritto nella corsa per l'elezione del Sindaco. Troppo distanti i punti programmatici tra il Comitato e i nove partiti della coalizione. Questo è emerso dall'interpartitica che ha bocciato la proposta del Comitato. Alla conferenza stampa indetta per comunicare le risultanze dell'incontro erano presenti in tanti. Felice Gregori e Giuseppe Cameli per i DS. Luigi Contisciani (Udeur), Umberto Poliandri (Rep.Europ.), Pietro D'angelo e Canducci (Verdi),Franco Paoletti (Margherita), Dante Merlonghi (Italia Valori), Giovanni Menzietti (PCI), Ezio Vallorani (Rifondazione Comunista), Mauro Calvaresi (Lista Calvaresi).

A Dante Merlonghi dell'Italia dei Valori, il compito di aprire le dichiarazioni confermando la decisione di non accettare la richiesta di adesione avanzata dal Comitato in quanto “Non sussistono i presupposti per trovare un accordo visto la lontananza programmatica che, ora come ora appare incolmabile. L'Unione è una coalizione di molti partiti che sta trovando una sua coesione ben definita. La presenza di elementi che potrebbero disturbarne il percorso non è ammissibile. Pertanto si è deciso di eliminare queste scorie che, a lungo termine avrebbero potuto provocare un serio danno all'intesa”.

Gli faceva eco il Segretario locale dei DS Felice Gregori per il quale si è riscontrato che “La proposta programmatica del Comitato non corrisponde a quella che è in progetto tra tutti i partiti dell'Unione. La nostra discontinuità rispetto a qualsiasi punto programmatico della passata Amministrazione è totale. Cosa che non sembra condividere il Comitato Benigni per cui non vi sono ulteriori margini di discussione”.

Senza mezzi termini le riflessioni di Ezio Vallorani di Rifondazione Coomunista: “La verità è che questi signori hanno cercato sia con il Forum che con il Comitato di intrufolarsi nell'Unione per creare scompiglio e basta. Sono per la maggior parte aderenti a forze partitiche che, non trovando spazio all'interno delle loro fila si sono riciclate in uno pseudo Forum e in un Comitato che non ha trovato di meglio che candidare una persona che non fa politica attiva da quasi quindici anni. Mi chiedo dove era Benigni quando noi portavamo avanti una intera Amministrazione prima ed una dura lotta di opposizione dopo?”.

Canducci dei Verdi ammoniva a non fraintendere:”Non siamo noi che escludiamo il Comitato ma sono loro che si sono autoesclusi. Come si fa ad accettare a priori il programma imposto da una sola parte se poi ad elezione avvenuta le altre non vi si riconoscono? Prima di parlare di Primarie, che sembra l'unico obbietivo del Forum bisogna discutere il programma”.

Franco Paoletti a nome della Margherita (di tutta la Margherita ? n.d.r.) condivideva la scelta anche se con alcuni distinguo:”Chiaramente non possiamo accettare la proposta per ovvie divergenze di programma. Anche perchè siamo già in nove o dieci e per una realtà locale è già tanto. Tuttavia quello di iniziare la campagna così presto non mi sembra una strategia pagante. Perchè con il passare dei mesi possono sorgere una miriade di problemi ed intralci come quest'ultimo”.

Il che suscitava la replica piccata del rappresentante dei Repubblicani Europei Poliandri il quale faceva subito notare a Paoletti che era proprio per non ripetere gli errori del 2001 che si è deciso di avviare un discorso politico con largo margine di tempo per poter semmai appianare e non accrescere le eventuali divergenze che una coalizione così ampia porta inevitabilmente con sé.

Poi tutti a parlare di programma e di lavoro di sintesi. Delle primarie neanche una virgola a riconferma che in fondo sono e rimangono quella “ultima ratio” accennata tempo fa da un esponente dell'Unione.