Ora l'attenzione sulla vicenda Foodinvest e Marollo si sposta sulle imprese che forniscono gli ortaggi di qualità alle aziende del Gruppo Malavolta.

Dopo il tavolo verde in Provincia, a cui hanno partecipato il presidente della Provincia, Massimo Rossi, l'assessore all'Agricoltura Avelio Marini, le organizzazioni agricole e la parte industriale, il direttore della Coldiretti Anacleto Malara si è espresso in difesa delle aziende del settore.

"Per ora accogliamo la promessa del Gruppo Malavolta di iniziare a pagare le imprese agricole tra venti giorni, ma vigileremo affinché si concretizzi, passo fondamentale per ridare fiducia alle nostre aziende, ‘scottate' dal fatto di non aver visto ancora una lira degli oltre due milioni di euro di contratti stipulati per il conferimento di ortaggi di qualità".

La Coldiretti Ascoli Fermo intanto risponde: "Avevamo chiesto garanzie e per ora ci è stato dato un segnale, ma ora dovranno anche seguire i fatti".

La grave crisi che ha colpito il gruppo ha portato a non onorare i contratti stipulati con le imprese agricole, tanto che le aziende picene si ritrovano a non aver incassato una lira degli oltre due milioni di euro di commesse, con le conseguenti difficoltà di carattere economico.

Se si aggiunge anche una cattiva annata per tutto il settore si ottiene una situazione difficile da gestire.

Per quanto riguarda il nodo dei nuovi contratti, il Gruppo è consapevole che la soluzione passa attraverso la stipula con fideiussione bancaria e in tal senso si orienterà, così da dare garanzie alle imprese. "Se vogliamo che l'attività della Foodinvest e della Marollo riprenda, e questa è anche l'unica possibilità di salvare i livelli occupazionali, occorre garantire l'approvvigionamento di prodotto" ha spiegato Malara.

Intanto l'appuntamento in Provincia è rimandato da qui ad altri 20 giorni, per verificare il rispetto dell'accordo con le imprese.