La gioia del risveglio...di Sosa!
| ASCOLI PICENO - Considerazioni semiserie sulle gesta dolciamare dell'Ascoli Calcio
di Federica Poli
Ancora devo recuperare il sonno perso dalla trasferta di Piacenza e già mi ritrovo allo Stadio Del Duca a vedere di nuovo il mio Ascoli. Manco i lavori forzati sono così estenuanti e stressanti.
Primo tempo di Ascoli Vicenza: quasi quasi schiaccio un bel pisolino tanto si vedono solo lanci lunghi per giocatori che non si trovano e cross per teste disperse nell'oblìo generale. Zzz zzz zzz e tra uno sbadiglio e l'altro passano anche questi 45 minuti, la pennichella pomeridiana mi ha rigenerata ed ora sono pronta a gustarmi il secondo tempo.
Ragazzi, se dovete giocare come nelle prima frazione, non entrate per niente!
Intanto, mi accorgo della presenza di Peppe Iachini e Peppe Carillo sulla panchina avversaria, nonché di Eddj Baggio il bomber dell'anno dei play off persi a Perugia. Quanti volti noti.
I bianconeri in assetto casalingo si presentano di nuovo in campo rifocillati dal tè caldo di metà partita (ma lo berranno davvero questo tè?).
Rispetto al primo tempo il gioiellino di difesa Savini che, anche questa volta ha chiesto all'arbitro "dammi oggi l'ammonizione quotidiana", è stato spostato al centro e ora, chi gioca come terzino sinistro? Ma sì, proprio lui "l'uomo dappertutto": cavallopazzo Di Venanzio. Fabietto ora non ci prendere l'abitudine, ricorda che tu sei centrocampista e stai attento perché un liscio a metà campo è senz'altro meno deleterio di uno in area di rigore! Certo che se con questa mossa Ammazzalorso voleva creare suspence ci è riuscito benissimo, ora ogni volta che un pallone si avvicina a Micillo mi viene un coccolone.
Per fortuna la linea difensiva appare ben coperta: a destra il nostro Massimetto "patagarru" De Martis se la cava egregiamente insieme ai centrali "Inox" Brevi che fa coppia col gioiellino Mirko "so' de Roma" Savini. Il centrocampo sguarnito degli incontristi Cristiano e Caracciolo appare un po' più leziosetto ma bello a vedersi con Daniele "bellicapelli" Speranza e Capitan Fontana centrali, a destra Giorgino La Vista e dalla parte opposta Pippo Antonelli Agomeri.
Lì davanti insieme all'indiavolato, Joao-Inacio-Batista-Pià (no, non si tratta di quattro persone diverse, quante volte ve lo devo dire che è uno solo) c'è il redivivo Roberto Sosa. Toh, chi si rivede.
Vabbè al 6° minuto il succitato Joao Pià passa a Daniele che accende la Speranza segnando l'1 a 0.
Il Vicenza pare poca cosa in confronto ai nostri campioni che appaiono rivitalizzati dal gol e cominciano a correre, correre, correre (avete presente Forrest Gump) e creano occasioni da rete finchè ecco la seconda segnatura. 2 a 0
Indovinate chi è il goleador? No non è Pià, nemmeno Fontana, no non è Antonelli, neppure Di Venanzio, dai che ci siete quasi De Martis? No, nemmeno lui, chi? Savini? No, eddài è facile Micillo? Vabbè ve lo dico sennò domani stiamo ancora qua: Sosa!
"Sogno o son desto?" pare che qualcuno abbia sentito el pampa proferire proprio queste parole.
Della serie "ammazza quanta grazia", giunge inaspettata la seconda rete dell'argentino su imbeccata di indiavolato, insuperabile, inimitabile, Joao-Inacio-Batista-Pià che, appunto, si beve il difensore biancorosso con una irrefrenabile sgroppata (ma dove le trova le forze?) conclusasi con l'appoggio facile facile (grazie anche all'aiuto di un giocatore vicentino) sul piede di Robertone che non può far altro (pena la fustigazione) che insaccare. 3 a 0
Cavallopazzo, geloso del momento di notorietà del compagno, si, e ci, concede uno dei suoi gesti balistici più imitati eccolo pronto a raccogliere il cross dalla destra che gli permetterebbe una segnatura strepitosa da cineteca, si coordina, prende la mira, trattiene il respiro, guarda la palla cadergli sui piedi e lancia il pallone in bocca a Iachini sulla panchina del Vicenza.
Discesa esasperata di Jeda verso la porta di Micillo e triplice fischio ma..non è finita.
Esco fuori dallo Stadio e cosa vedo? Finalmente una scena da film d'amore, una tifosa (un po' attempata) si avvicina al gioiellino di difesa "de noantri" (col fascino del vincitore), lo guarda negli occhi (stenta un po' vista la differenza d'altezza) e, con ardore e sfrontatezza (molta direi!), gli strappa (a tradimento) un bacio (ovviamente sulla guancia) e il tutto avviene alle spalle della fidanzata ignara.
A questo punto devo dire che è proprio vero che: "in amore e in guerra tutto è lecito!
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23/11/2003
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