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Merci pericolose: Un pericolo che viaggia lungo le strade e intorno le città

| ROMA - Secondo una elaborazione dell' ASAPS è in aumento negli ultimi mesi la percentuale di veicoli con merci pericolose coinvolti in sinistri

di Giordano Biserni

Un banale tamponamento neppure tanto grave, fra due veicoli pesanti ha spaccato in due l'Italia per quasi 20 ore, bloccando l'arteria più importante nel sistema mobilità, cuore della circolazione autostradale del centronord, Bologna. Subito caos, subito paralisi anche in tutta la rete esterna, con danni economici incalcolabili.

Tutto questo è accaduto perché uno dei veicoli coinvolti  era un'autocisterna che trasportava Gpl, uno dei 3.000 tipi di merci pericolose, alcune decine delle quali ad altissimo rischio di esplosione, incendio, radiazione o inquinamento, che transitano ogni giorno sulle strade e autostrade italiane.

E' bene si sappia che intorno alle nostre città sulle tangenziali il pericolo corre su gomma, il rischio è sempre elevatissimo, ecco perché insistiamo sulla necessità di estendere la rete dei controlli di alto profilo professionale lungo la rete autostradale e delle principali arterie. Dobbiamo però segnalare la mancanza cronica di apposite aree attrezzate (alcune finalmente in costruzione) che consentano il controllo sistematico e qualificato del trasporto pesante in condizioni di sicurezza sia per i controllati che per i controllori. Cosa oggi difficile se non impossibile, proprio per questi aspetti di strutturazione della rete.Alcuni dati elaborati dall'Asaps (che saranno presentati in un convegno a Terni il 25 novembre).

A 16 mesi della patente a punti, secondo i rilievi eseguiti dalla Polizia Stradale e dai Carabinieri gli incidenti con coinvolti veicoli commerciali con portata superiore a 3,5t. sono stati 15.624 pari al 7,3% del totale. A gennaio 2004 questa percentuale era del 7,1%, già questo deve essere considerato un elemento significativo e di seria valutazione. Anche i veicoli per il trasporto di merci pericolose coinvolti,  a sedici mesi dalla PaP, in 318 sinistri su 15.624 ,  pari allo 0,14% del totale dei sinistri e al 2,03% del totale degli incidenti dei veicoli pesanti a  gennaio 2004 facevano segnare lo 0,13% dei sinistri totali e l’1,83% di quelli a veicoli pesanti, cioè 125 su 6.822.

Si deve poi aggiungere un ulteriore serie di fattori di rischio, collegati a molte tipologie di incidenti di questi giorni: lo stress, la stanchezza, la necessità di allungare i tempi di guida e le velocità dei mezzi pesanti per sopperire al lievitare dei costi - si pensi solo all'aumento del 16% del carburante da gennaio ad oggi - per cui questi veicoli sempre più spesso sono condotti da conducenti stanchi, esasperati, e spesso abusivi, come capita con molti extracomunitari alla guida dei loro camion-lumaca -  che definiamo in questo modo non perché vadano particolarmente piano,  ma perché sul camion ci trascorrono la loro vita come se fosse la loro casa viaggiante, con costi/km molto inferiori rispetto a quelli delle nostre imprese e una concorrenza che non è azzardato definire sleale.Tutto questo dimostra che i costi dell'economia hanno un loro serio riflesso anche sulla sicurezza.

23/11/2004





        
  



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