Libro bianco di Forza Italia
| ANCONA - La replica di Agostini: I numeri si commentano, non si cambiano
Accuse totalmente infondate e piene di imprecisioni tecniche. I conti della Regione sono in regola e certificati. Così replica lassessore regionale al Bilancio, Luciano Agostini, al Libro bianco sulla finanza regionale, presentato da Forza Italia nei giorni scorsi. Loccasione è un incontro con la stampa, nel corso della quale vengono forniti i dati sulla gestione contabile della Regione.
Secondo lassessore, FI scambia la competenza con la cassa, quando sostiene che abbiamo avuto più trasferimenti dallo Stato. In realtà gli euro di questanno erano di competenza degli esercizi precedenti. In particolare, relativi al Fondo sanitario 2003. Non si è trattato di risorse aggiuntive. Anzi, i tagli del Governo nazionale sono noti a tutti.
Agostini ha anche negato che le Marche vantino una tassazione tra le più elevate: Abbiamo scelto unaliquota progressiva sullIrpef, tantè che il 67% dei marchigiani non è toccato dalladdizionale. Introdotta nel 2001, esenta i contribuenti fino a 15 milioni di euro di reddito e prevede aliquote più alte per i redditi elevati. Abbiamo iniziato a ridurre questa addizionale ha affermato - Lo abbiamo fatto, in parte, nel 2003, e in maniera più consistente questanno, per circa 13 milioni di euro. Diverse categorie, inoltre, sono state esentate dallaumento dellIrap e riduzioni sono state previste per le cooperative sociali.
Agostini ha, poi, lamentato che da tre anni lo Stato non trasferisce alle Marche le addizionali regionali Irpef e Irap riscosse: Sommate agli ulteriori trasferimenti, non ancora assegnati e relativi alla sanità, nel mese di settembre ammontano a 950 milioni di euro. Ogni anno queste mancate entrate costano alla Regione, in termini di oneri finanziari, tra i 40 e i 60 milioni di euro. Se non vi dovessimo far fronte, avremmo potuto azzerare quasi totalmente il deficit della sanità. Questo aspetto non viene invece citato nel Libro bianco.
Sul fronte dellindebitamento, Agostini ha sottolineato come le Marche non siano fuori dal patto di stabilità. Se siamo tra le Regioni che risultano in regola, significa che abbiamo avviato unazione di recupero allinterno dei parametri di riferimento. Non a caso la Corte dei Conti cita le Marche come esempio nazionale nel settore della gestione attiva del debito.
Lassessore ha infine ribadito di essere disponibile a un confronto pubblico sul bilancio regionale, poiché i numeri possono essere commentati, ma non modificati. Allincontro con la stampa ha partecipato anche il direttore del dipartimento Programmazione e Bilancio. Pietro Marcolini ha precisato che metà dei ricorsi Irpef dei contribuenti, contro la Regione, non ha fondamento, in quanto laliquota dello 0,9% non è unaddizionale regionale, ma sostituisce un contributo che lo Stato non riconosce più alle Regioni.
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23/11/2004
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