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Giornata internazionale contro la violenza alle donne

Ancona | Al teatro delle Muse, l'evento per contrastare il fenomeno. Pistelli: “Vogliamo dare un sostegno reale alle donne che hanno avuto il coraggio e la forza di denunciare la violenza subìta”.

Una giornata insieme su una problematica molto seria, all'insegna dello scambio e del confronto, con proposte, riconoscimenti e la presentazione della legge regionale: è l'evento organizzato dall'assessorato alle Pari opportunità dal titolo "Quello che le donne non dicono...." in occasione del giorno istituito dall'Onu per combattere la violenza sulle donne.

Oggi sono in tante - rappresentanti istituzionali, esperte, appartenenti al mondo delle associazioni, del volontariato, dello spettacolo, giornaliste, libere cittadine - che si sono incontrate al Ridotto del teatro delle Muse di Ancona per dire basta alla violenza e ai maltrattamenti, fenomeno aggravato dal silenzio e dalla paura. La giovane Aisha, ventitreenne lapidata pubblicamente in Somalia, è il simbolo della battaglia. Accusata di adulterio, è stata uccisa sotto gli occhi di spettatori inerti, nel tumulto è stato ucciso anche un bambino.

"La violenza contro le donne è un fenomeno di portata mondiale, - ha detto l'assessora alle pari opportunità, Loredana Pistelli, aprendo i lavori - un dramma sociale dalla valenza ampia, che agisce in diversi contesti sociali, culturali ed economici e riguarda qualsiasi tipo di abuso, non solo sessuale ma anche maltrattamenti psicologici, fisici ed economici perpetrati nei confronti delle donne, sempre più frequentemente in ambito familiare. Nella maggior parte dei casi la violenza non viene denunciata. Oggi siamo qui anche per questo, affinché la voce delle donne venga ascoltata, per mettere in risalto tutta la drammaticità del fenomeno a cui dedichiamo il mese di novembre con iniziative sul territorio". "E' fondamentale accrescere la consapevolezza di un fenomeno troppo sommerso attraverso l'informazione e la formazione, perché la violenza è un ostacolo allo sviluppo equilibrato di un Paese. Anche questa crisi internazionale rischia di essere pagata dalle donne che non possono rivendicare i propri diritti".

Sono 14 milioni le italiane che hanno subito violenza, fisica, sessuale o psicologica. Il 94% dei casi non viene denunciato per paura e, di quelle denunciati, solo l'1% condannato come reato. "La violenza è la prima causa di morte delle donne, più degli incidenti o della malattia - ha aggiunto Pistelli - e la nostra regione purtroppo non è un'isola felice, dove il fenomeno non emerge e mancano le strutture che se ne occupano. L'unica, la cooperativa Gemma, ha segnalato 101 casi. Vogliamo dare un sostegno reale alle donne che hanno avuto il coraggio e la forza di denunciare la violenza subita".

La mattinata si è svolta con gli intereventi del sindaco di Ancona, Fabio Sturani, della presidente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande Esposto, di Maria Pilar Moreno, consigliera tecnica per la violenza di genere del governo spagnolo - all'avanguardia in Europa nell'affrontare il problema -, della presidente delle donne marocchine in Italia on. Suad Sbai, della consigliera di Parità della Regione, Paola Catalini, della presidente della Commissione Pari opportunità della Regione, Adriana Celestini, delle assessore alle Pari opportunità delle Province del territorio, e della consigliera regionale Adriana Mollaroli che ha parlato della legge regionale "Interventi contro la violenza sulle donne" (n.32 del 2008).

"Una legge approvata all'unanimità - ha aggiunto Pistelli - dopo un ampio e complesso dibattito. E' una legge fondamentale che impegna la Regione in termini di prevenzione, tutela, accoglienza, informazione e formazione. Riconosce che ogni forma o grado di violenza contro le donne costituisce violenza di genere e rappresenta un attacco alla inviolabilità della persona, alla sua libertà e alla sua dignità; assicura, inoltre, alle vittime della violenza e ai loro figli minori un sostegno temporaneo al fine di recuperare la propria individualità e ritrovare la sicurezza nel pieno rispetto della riservatezza e dell'anonimato".

La legge - illustrata dalla consigliera Mollaroli - individua esplicitamente le funzioni che la Regione deve svolgere per assicurare le finalità: ha un ruolo di incentivo all'attività di prevenzione della violenza di genere, di sostegno alle vittime degli atti di violenza, sia in termini psicologici che materiali, attraverso la promozione e il supporto all'attività dei centri antiviolenza e case di accoglienza, luoghi deputati a garantire ospitalità, protezione, solidarietà e soccorso alle vittime di abusi, indipendentemente dalla loro cittadinanza, e attraverso la specifica formazione di operatori. E' prevista anche la costituzione di un forum regionale permanente contro le molestie gravi e la violenza di genere quale sede di dialogo e confronto.
Oggi sono stati distribuiti i Fiocchi Bianchi della Campagna nazionale promossa dall'associazione Artemisia di Firenze, simbolo dell'impegno degli uomini contro i maltrattamenti alle donne.

In tarda mattinata, al foyer del teatro, è stata inaugurata, con la presentazione del regista e scrittore Gianfranco Angelucci, la mostra fotografica di Maria Luisa Carobbio "Oui, c'est moi", (aperta da oggi fino al 15 dicembre), ritratti di donne normali che lo scatto della fotografa, allieva di Fellini, ha reso straordinarie.
Nel pomeriggio si procede con la premiazione delle donne che si sono distinte nella vita e nel lavoro: l'onorevole Souad Sbai, presidente delle donne marocchine in Italia; Cinzia Pennesi, direttrice d'orchestra; la nota cantante Fiorella Mannoia; Camila Raznovich, presentatrice e scrittrice; Orietta Zitti, presidente della cooperativa sociale ONLUS "La Gemma". Il premio è una medaglia realizzata dal centro regionale di Trattamento Artistico dei Metalli (T.A.M.) nato per iniziativa dello scultore Arnaldo Pomodoro a Pietrarubbia.

23/11/2008





        
  



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