Mentre annuncia gongolando novità sensazionali sulla eredità Ottaviani, per cui il Comune di San Benedetto sembra poter diventare l'unico beneficiario, Bruno Gabrielli mette il veto sul deposito di gas dell'Agraria. Permangono le perplessità legate alle valutazioni di pericolosità ambientale, individuate nei rischi di esplosione, di inquinamento acustico e atmosferico in fase di costruzione - considerato l'aumento del traffico viario di mezzi pesanti e le caldaie che dovrebbero portare il gas liquido da - 200° a + 162° .

Ma quello che preoccupa di più il PdL sono i problemi per la salute pubblica, causa le polveri sottilissime PM % e PM 2,5 che si infilano attraverso le vie respiratorie e si rivelano letali per gli esseri umani. E' per questo che il capogruppo PdL si chiede insieme a Pierpaolo Tassotti come l'Arpam abbia potuto esprimere un parere positivo sull'impianto, e intima a Gaspari di assicurare il trasferimento delle competenze ad un organismo sanitario, la ASL, l'unico che possa vagliare i reali rischi per le persone. E ribadisce che anche nel caso in cui non emergessero particolari elementi di rischio, il PdL è contrario a priori.

"Siamo già ai limiti con gli sforamenti inquinanti, 32 al 30/10, figuriamoci con il deposito cosa accadrebbe" sottolinea Tassotti. "Il tutto andrebbe ad aggravare una situazione già pesante in un quartiere che possiede ad oggi numerose criticità" gli fa eco Gabrielli, che sfiducia l'eventuale parere tecnico di un Istituto di ricerca, soluzione sposata da Gaspari sulla scia della protesta montata dai Grillini. E mentre secondo il PdL "l'amministrazione continua a giocare con le parole, in cerca di una firma di garanzia che metta a tacere la polemica", l'opposizione compatta il fronte unico e si prepara alla battaglia.