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26 milioni di euro per aumentare la competitività del sistema

| ANCONA - Spacca “Il Governo non dona garanzie di risorse per l'anno prossimo in un momento critico per la ripresa economica".

La giunta regionale ha approvato il provvedimento con cui viene gestito il Fondo Unico per gli incentivi alle imprese. Oltre 26 milioni di euro (50.811.026 milioni di vecchie lire), che andranno a finanziare diversi specifici e selezionate linee di intervento delle imprese produttive, per l'acquisto e l'ammodernamento degli impianti, per ricerca e innovazione, l'internazionalizzazione, il credito. Le leggi di riferimento sono quelle nazionali trasferite che, con il federalismo, sono state organizzate dalla Regione attraverso il Piano per le attività produttive.

"Attraverso una durissima contrattazione con il Governo centrale siamo riusciti a garantire un plafond simile a quello degli anni scorsi – ha detto il vice-presidente Gian Mario Spacca – ma ciò non significa che tutte le preoccupazione se ne siano andate. Intanto perché le risorse ci vengono trasferite in ritardo, stiamo parlando infatti di quelle del 2003 a anno praticamente concluso, ma, soprattutto, perché la Finanziaria 2004 non fa alcun riferimento al meccanismo del Fondo Unico per le attività produttive per gli anni a venire."

Spacca sottolinea la gravità di questa impostazione "in un momento particolare, in cui la ripresa stenta a dispiegarsi pienamente e occorrerebbe una politica finanziaria adeguata per incoraggiare gli investimenti delle imprese", "tanto più – aggiunge – che, nelle Marche, le risorse del Fondo Unico sono state utilizzate integralmente: tali risultati, secondo dati del Ministero, pongono la Regione Marche tra le prime in Italia per la qualità di attuazione del decentramento in materia di incentivi alle imprese." Le risorse assegnate alla Regione sono state ripartite prendendo in considerazione alcune leggi, tra quelle che risultano "più gradite" al mondo produttivo e che sono state individuate e concertate nel Tavolo per la politica industriale e artigiana, a cui partecipano i rappresentanti delle categorie economico-sociali.

In particolare si tratta delle seguenti leggi: -legge 1329/65 Sabatini, che incentiva le PMI per l'acquisto o il leasing di nuovi macchinari e impianti, - legge 949/52 per il sostegno degli investimenti artigiani, -legge 598/94, che favorisce l'acquisizione da parte delle PMI di nuove tecnologie, -legge 140/97 che favorisce gli investimenti delle imprese industriali in attività di ricerca e sviluppo competitivo, -legge 83/89 sui consorzi ll'esportazione, -legge 10/91 per il risparmio energetico e le fonti rinnovabili,  -legge 266/97 per incentivi per l'acquisto di macchinari e impianti. queste si aggiungono altre leggi delegate per il commercio e una legge per il turismo.La delibera di giunta è stata inoltrata al Consiglio regionale per il previsto parere della Commissione competente.

26/11/2003





        
  



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