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La crisi dell’autotrasporto

Ascoli Piceno | La CNA ha illustrato le problematiche al Prefetto

di Andrea Castelli

La crisi in cui versa il comparto dell’autotrasporto è stato il tema di un incontro tra i responsabili della Fita-CNA Ermanno Santini, Rocco Giuliano e Piergiovanni Cocchieri con la Prefettura di Ascoli Piceno.
 
 I rappresentanti della CNA hanno illustrato i numeri di una crisi che continua a destare preoccupazione tra gli stessi operatori. Nel Piceno, secondo le rilevazioni effettuate dall’associazione datoriale, sono 1.247 le imprese che operano nel comparto dell’autotrasporto contro le 5.827 che hanno sede nelle Marche. Proprio nella nostra regione il trasporto su gomma interessa oltre il novanta per cento delle merci movimentate e assicura un’occupazione a 13.277 addetti.
 
La crisi sta causando delle negative ripercussioni sui livelli occupazionali e le preoccupazioni manifestate dalla CNA nella riunione in Prefettura ad Ascoli hanno riguardato il timore per la rigidità sull’orario di lavoro degli autotrasportatori prevista dalla direttiva europea 15/2002;
 l’insufficienza dei fondi destinati alla riduzione dei pedaggi autostradali; la mancata attuazione delle  modifiche al codice della strada proposte dalle associazioni di categoria; 
la scarsa tutela che il disegno di legge governativo per la riforma dell’autotrasporto, attualmente in discussione al Parlamento, riserva alle imprese in attività;
il continuo aumento dei costi: basti pensare al costo del gasolio, aumentato del 12% dall’inizio dell’anno;
l’eccesso di divieti, limitazioni e dirottamenti imposti agli autotrasportatori dagli enti territoriali e concessionari di strade e autostrade, in una situazione già grave per la crescente congestione della circolazione sulle arterie marchigiane, dovuta alla cronica carenza di infrastrutture viarie.
 
Uno scenario che incide considerevolmente sulla capacità delle stesse aziende di fare reddito. “Se non si dovesse intervenire subito – si legge in una lettera che la CNA ha inviato al Prefetto di Ascoli - si rischierebbe di subire il tracollo definitivo. Nei primi sei mesi dell’anno ben 186 imprese hanno cessato l’attività a causa di un’irragionevole politica tariffaria, accompagnata da una crescita dei costi incontrollata e sempre meno sostenibile”. “Il confronto sulle diverse problematiche del settore scaturito nella riunione che si è svolta in Prefettura – ha detto il responsabile della Fita CNA di Ascoli Piergiovanni Cocchieri – è stata molto  costruttivo tenendo conto della sensibilizzazione dimostrata da parte del Capo di Gabinetto alle concrete proposte con le quali abbiamo sottolineato la necessità di attuare alcune misure urgenti che possano consentire alle imprese dell’autotrasporto di poter rimanere e competere sui mercati nazionali ed internazionali”.

26/11/2004





        
  



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