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Inaugurati i musei della Cartiera Papale, luoghi d’incontro tra tradizione, contemporaneità e futuro

Ascoli Piceno | Presentati in anteprima alla stampa dal presidente della Provincia Massimo Rossi, dall’assessore provinciale alla Cultura Olimpia Gobbi e dal presidente dei “Giovani Imprenditori e Confindustria di Ascoli Piceno” Simone Mariani

Sono stati oggi aperti al pubblico i musei della Cartiera Papale che diventa così un polo scientifico e didattico al servizio del territorio. I percorsi a disposizione dei cittadini sono stati presentati stamane in anteprima alla stampa dal presidente della Provincia Massimo Rossi, dall’assessore provinciale alla Cultura Olimpia Gobbi e dal presidente dei “Giovani Imprenditori e Confindustria di Ascoli Piceno” Simone Mariani, promotore della mostra “Tecnica mista”, la rassegna temporanea che inaugura la prestigiosa struttura.

“Il progetto della Cartiera Papale si collega ad una rete di ampio respiro per la diffusione della cultura scientifica a livello regionale e nazionale - ha sottolineato con soddisfazione l’assessore Gobbi – questa struttura costituisce infatti un polo museale moderno, attivo e dinamico, aperto alla contemporaneità e al futuro, un luogo di formazione per i giovani, i docenti, i cittadini integrato con il mondo produttivo”. “La Cartiera Papale non solo parla dell’identità del nostro territorio - ha spiegato con entusiasmo il presidente Rossi - ma intende porsi come luogo suggestivo capace di stimolare emozioni e passioni. Un tassello importante dunque per l’attività dell’Amministrazione provinciale che intende “fare leva” sui saperi e le qualità del territorio per vincere le sfide del futuro” .

All’interno dell’antico opificio sono allestite alcune esposizioni permanenti: al piano terra si possono osservare le macchine d’epoca recuperate o ricostruite per il processo produttivo della carta, al terzo si trova la raccolta naturalistica collezionata dallo scienziato ascolano Antonio Orsini che si articola in numerose sezioni (dalla malacologia alla paleontologia fino alla mineralogia), infine nella “Sala Macine” è ospitata la mostra permanente dedicata all’opera dell’illustre incisore Nunzio Gulino. Sono inoltre presenti all’interno della struttura moderni laboratori attrezzati per le attività didattiche e un’aula multimediale per seminari e convegni.

Per quanto concerne la mostra “Tecnica mista”, allestita in occasione dell’apertura, si tratta di un’esposizione inedita curata da Carlo Bachetti e Giuseppe Di Bello che racconta oltre un secolo della storia manifatturiera del nostro territorio, dal 1860 fino agli anni ‘70 del Novecento, attraverso dieci filiere produttive caratteristiche del sistema locale: le industrie alimentari, la bacologia, l’industria della carta, la “cereria”, l’industria chimica, i trasporti, il settore meccanico, il calzaturiero, la marineria e il comparto del legno con alcuni “marchi storici” del territorio.

Le filiere sono state abbinate simbolicamente a dieci opere d’arte provenienti dalla collezione privata del cav. Serafino Fiocchi e realizzate da artisti che hanno segnato la cultura contemporanea come Giacomo Balla, Piero Gilardi, Mario Schifano, Arnaldo Pomodoro, Domenico Bianchi, Mimmo Rotella, Mario Ceroli, Nunzio Di Stefano, Stefano Tonelli e Giuseppe Marinucci.

La rassegna stupisce il visitatore per la varietà di oggetti e documenti, la presenza di autentiche “chicche” come, ad esempio, la bobina della pubblicità cinematografica del “Caffè Meletti” realizzata dal celebre documentarista Libero Bizzarri.

“I giovani imprenditori intendono essere un laboratorio di ricerca, una fonte di innovazione continua capace di percorsi inesplorati, in questa prospettiva – ha dichiarato il presidente dei Giovani industriali, Mariani – abbiamo inteso allestire questa mostra che propone un’inedita fusione tra lavoro e materiali produttivi”.

Nel pomeriggio si è svolta l’inaugurazione ufficiale dei Musei alla presenza, tra gli altri, di Adriana Mollaroli, presidente della Commissione Cultura della Regione Marche, del vice – sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Ascoli Andrea Maria Antonini, di Giuseppe Marucci, ispettore e responsabile dei progetti di innovazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Michele di Gregorio. Emanuela Di Stefano, dell’Università di Macerata, e lo storico Luigi Rossi hanno svolto gli interventi scientifici sulle funzioni e le potenzialità del nuovo Polo museale.

26/11/2006





        
  



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