"Ci deve essere qualcuno che faccia sedere attorno ad un tavolo i Gaucci e una delegazione di tifosi rossoblù per cercare di ricomporre la grossa frattura fra le parti. Non vedo altre alternative all'orizzonte per la Samb. Eventualmente, se occorre, mi propongo come intermediario". E' il grido d'allarme di Walter Cinciripini, l'ultimo presidente della Samb prima dell'era Gaucci, che sta seguendo con la massima preoccupazione le vicende societarie che vedono da una parte Gaucci annunciare la messa in vendita del sodalizio di Viale dello Sport, e dall'altra presunti acquirenti, se veramente esistessero, che temporeggiano e che quindi non offrono segnali di accelerare possibili contatti con il patron romano.

Massimo esponente della società rossoblù dall'agosto 1999, ossia quando è iniziata la gestione dei fratelli Caucci di Sant'Egidio alla Vibrata, fino al dicembre 2000, quando ormai era terminata l'opera di traghettamento a Luciano Gaucci (che aveva comunque acquistato il club rossoblù nell'agosto precedente), Walter Cinciripini è sempre rimasto affezionato alla Samb, tanto che lo si vede spesso sulla tribuna del Riviera ed è sempre molto attento a quelli che sono i fatti che ruotano attorno ai colori rossoblù. "La situazione è difficile – continua l'ex arbitro internazionale – Un conto se Gaucci ha preso la decisione di vendere la società per suoi intendimenti, un altro, invece, se fosse scaturita dalla contestazione dei tifosi nel corso della gara con il Benevento. Credo che quest'ultima sia stata originata da un'incomprensione dettata dall'amarezza della sconfitta con i campani, altrimenti è assurdo odiare i Gaucci per quello che hanno fatto per la Samb, Hanno portato la squadra rossoblù dall'Interregionale alla C1, sfiorando la serie B, compiendo un'impresa che non era riuscita precedentemente né al sottoscritto con i Caucci e né ad Amante".

Cinciripini si ferma un attimo e poi diventa graffiante. "Un po' di colpa ce l'ha qualche collaboratore della società rossoblù, visto che un'esplosione di malcontento era già nell'aria ed avrebbe dovuto evitare e quindi prevenire questa rottura – spiega l'ex presidente della Samb – Anche nel summit con i tifosi, avvenuto negli spogliatoi, ci doveva essere qualcuno che garantiva per la società, visto che Polenta si occupa solo delle vicende tecniche".

Sul futuro societario Cinciripini è abbastanza esplicito. "Un altro che possa fare calcio a San Benedetto, come ha dimostrato Gaucci, non lo vedo – dice – Dove sono questi imprenditori che da sei mesi esprimono le intenzioni di rilevare la Samb? Sono spariti tutti. Se uno vuole comprare, non deve andare sui giornali a dirlo. Quando cedemmo la società a Gaucci non lo seppe nessuno. Ufficializzammo l'operazione solamente due giorni dopo la sottoscrizione dell'atto di vendita".

Intanto la Commissione Disciplinare ha rinviato a venerdì 5 dicembre la decisione, prevista per oggi, di accettare o respingere il ricorso presentato dalla Samb per la squalifica di una giornata ai danni del difensore Andrea Cottini, espulso per doppia ammonizione nel match di Lanciano.

Infine la Lega di serie C ha stabilito che la gara Samb-Crotone, valevole per la 17^ giornata di andata, in programma, come tutte le altre, nell'insolito martedì 6 gennaio, giorno dell'Epifania, venga anticipata, per esigenze televisive di Rai Sport Sat, al giorno precedente con inizio alle ore 20,30.