Tra leggenda e sogno prendono vita le storie di Oltremuseo
Ascoli Piceno | Pervenute le prime opere di Talenti in fieri liniziativa letteraria legata a Oltremuseo, il progetto ideato e promosso dalla Fondazione CARISAP per la valorizzazione del patrimonio museale dei Monti Sibillini.
A poco più di un mese dal lancio dell’iniziativa “Talenti in fieri”, promossa attraverso il sito www.oltremuseo.it, sono pervenuti i primi racconti che danno una dimensione nuova al patrimonio di storia, arte e leggenda custodito nel Museo di Storia Naturale di Montefalcone Appennino, nella Pinacoteca Fortunato Duranti di Montefortino, nel Museo della Sibilla di Montemonaco.
Oltremuseo è infatti il progetto creato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno per rivelare al grande pubblico, in modo inedito e originale un tesoro nascosto, fatto di natura e arte, emozionante proprio perché da “vivere sulla pelle”.
La storia di Oltremuseo è cominciata con la creazione di un “segno distintivo”, un’icona simbolica che identificasse l’intero progetto. Sono pervenute oltre trenta proposte da tutta Europa (molte dalla Spagna e dalla Germania) e tra esse è stata selezionata l’opera di La Mujer, autrice misteriosa (ma lo pseudonimo ne suggerisce l’origine iberica) che, secondo una giuria di esperti in comunicazione ha saputo rappresentare meglio l’idea del percorso e le suggestioni del territorio, attraverso l’utilizzo di tratti netti - quasi primitivi - e di colori forti ma naturali.
Raccontare Oltremuseo semplicemente attraverso un simbolo non è possibile. Ecco quindi che la seconda fase del progetto ci introduce in un ambiente più rarefatto, come le luci e le ombre dei territori che in Oltremuseo vengono presentati. Un ambiente da raccontare con il codice delle parole, attraverso brevi racconti che si snodano attraverso tre “mappe” (ognuno ispirato alle tre realtà culturali). Un ambiente in cui il confine fra realtà e fantasia, tra storia e leggenda si fa sempre più labile. Diventa emozione.
La sfida è stata colta: le prime opere arrivate (“…e lei risorse sotto Ponzio Pilato” e “Emma”) sono accomunate da un’atmosfera onirica e magica, entrambe partono dalla concretezza del luogo per precipitare in una vertigine visionaria e emozionante che riflette perfettamente la reale atmosfera del luogo in cui sono state ambientate. E la magia si compie nel momento in cui l’autenticità del luogo viene rappresentata perfettamente - ironia dell’arte - da “autori in erba” che probabilmente non hanno mai visitato quei boschi.
Naturalmente questo è solo l’inizio. Sono molte le opere che La Fondazione si attende di ricevere prima della chiusura, il 10 gennaio 2007, di questo secondo capitolo di Oltremuseo. Opere che faranno parte di una collezione preziosa e importante di voci che, all’interno o dall’esterno, raccontano la personalità di un territorio tramite le suggestioni che esso è in grado di suscitare. La Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno ancora una volta ascolta queste voci e ne diventa cassa di risonanza.
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28/11/2006
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