Il Presidente della sezione ascolana di Italia Nostra Gaetano Rinaldi interviene su Grottammare
Grottammare | Rinaldi parla delle "tante criticità riscontrabili in un contesto ambientale pur così pregiato come quello della riviera picena", con riferimento alla "costruzione di un grande edificio, addossato alle mura del Centro Storico" di Grottammare.
Il centro storico di Grottammare
Anche la Sezione di Italia Nostra ascolana ha voluto dare il suo contributo, discutendo delle problematiche riguardanti la tutela e valorizzazione della Riviera delle Palme.
In merito la Sezione intende formulare delle proposte organiche proponendo, anche per questa parte preziosa del territorio piceno, la realizzazione di un Distretto Culturale, quello appunto della Riviera delle Palme, sulla falsariga delle proposte già formulate per la realizzazione del Distretto Culturale di Ascoli Piceno» scrive il Presidente della sezione di Italia Nostra Gaetano Rinaldi in una lettera indirizzata al Sindaco del Comune di Grottammare, al Direttore Regionale Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche Paolo Scarpellini, al Soprintendente per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche Giorgio Cozzolino, alla Presidente di Italia Nostra - Roma Alessandra Mottola Molfino, al Segretario Nazionale di Italia Nostra Antonello Alici e alla sede de "I Borghi più belli d'Italia".
«La Sezione di Italia Nostra - continua Rinaldi - desidera comunque segnalare che, nel corso dell'incontro tenutosi nella Libreria Rinascita di Ascoli il giorno 21 ottobre u.s., sono state proiettate alcune dispositive che, in maniera emblematica, hanno evidenziato le tante criticità riscontrabili in un contesto ambientale pur così pregiato come quello della riviera picena.
Tra le altre immagini è stato possibile constatare "in facto" quello che si è venuto a determinare a Grottammare, con la costruzione di un grande edificio, completamente addossato alle mura del Centro Storico di questa incantevole cittadina.
Le immagini di quanto realizzato confermano, a nostro parere, pienamente i dubbi e le perplessità circa l'opportunità di permettere la realizzazione di questa costruzione confermando in pari tempo la correttezza della richiesta formulata dal Presidente Nazionale di Italia Nostra volta a bloccare, finché era possibile, le procedure autorizzative avviate.
Purtroppo, bisogna dirlo, quanto auspicato non è avvenuto.
Ora le conseguenze di quanto realizzato sono sotto gli occhi di tutti. Non crediamo ci voglia molto per comprendere quali siano i danni arrecati all'immagine di un centro così bello come quello di Grottammare. Infatti , demolito un piccolo edificio , che , pur non dotato di esaltanti qualità architettoniche, era diventato in certo qual modo un qualcosa di organico all'immagine del antico tessuto del Centro Storico della città, si è realizzato un edificio completamente decontestualizzato, che occlude pesantemente la visione del vecchio borgo e ne danneggia gravemente la preziosa immagine.
Ad aggiungere danno al danno, si è pensato, poi, che il "vulnus" visivo prodotto da questo intervento urbanistico, potesse essere attenuato dalla realizzazione di un parcheggio nello spazio antistante la nuova costruzione.
Come già indicato nel lontano 2008, la realizzazione di questo parcheggio è a nostro parere, un ulteriore elemento di rottura dell'incanto di un luogo unico e irripetibile. Chiunque si affaccia dai sovrastanti torrioni o dai panoramici punti di vista di Grottammare alta, oltre ad ammirare( ! ) la grande stecca costruita, è costretto a godere anche della poco gradevole visione delle auto in sosta.
L'invito che facciamo all'Amministrazione Comunale di Grottammare, alla Direzione Regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche, alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche è di riconsiderare, almeno, l'opportunità di consentire la permanenza del parcheggio, prevedendo una diversa utilizzazione di questo spazio così pregiato , realizzando magari , al suo posto, un piccolo giardino di qualità, simile ad altri presenti a Grottammare, salvando in questo modo almeno in parte questo prezioso angolo di questa incantevole località, inserita, tra l'altro, nella lista dei Borghi più Belli d'Italia.
Siamo certi che queste nostre proposte verranno prese in considerazione , convinti che la tutela e salvaguardia del bello , in prospettiva, si rivelino come le scelte , oltre che più corrette, alla fine anche come quelle più economicamente convenienti».
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03/11/2010
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