Inebriante e suadente il profumo del tartufo bianco torna ad impregnare l’aria dei Sibillini, in particolare di Amandola dove il pregiato fungo ipogeo è protagonista di Diamanti in Tavola. La rassegna che anno dopo anno si sta ricavando uno spazio tra le più importanti rassegne del settore è in programma per il prossimo fine settimana, 6 e 7 novembre con un ricco e articolato programma che va dai convegni, alla mostra mercato, alle degustazioni.

L’apertura degli stand darà il via alla manifestazione sabato 6 alle ore 16. Il percorso si snoderà da via Indipendenza al Chiostro di San Francesco dove saranno collocati i banchi di vendita dei tartufi e di tutti gli altri prodotti del territorio, mentre alle ore 21 si svolgerà il convegno “Tartufo….DiVino”, presso la Sala Degustazioni adiacente al Chiostro, con gli interventi di Avelio Marini, assessore provinciale alle produzioni tipiche, Claudio Modesti, sommelier, Gino Troli, storico, Ido Perozzi, presidente di Vinea, Antonio Longo, Movimento Difesa del Cittadino, Alessandro Feliziani, presidente dell’Arga Marche. Il dibattito sarà condotto dal giornalista Stefano Greco. Nel corso della serata è prevista una degustazione di piatti al tartufo preparati dallo chef Tullio Motta con vini selezionati offerti dalla Vinea di Offida.

Domenica 7 gli stand saranno aperti alle ore 9, contestualmente all’inaugurazione della mostra micologica allestita dal Gruppo Micologico dell’Atam, Associazione Tartufai Appennino Marchigiano, sezione Sibillini.

Alle ore 10 presso la Sala convegni della Carisap è in programma il convegno “Un parco per il tartufo” nel corso del quale verrà presentato l’omonimo progetto realizzato dall’Atam e finanziato dal Ministero per l’Ambiente. Il convegno sarà condotto da Avelio Marini e vedrà la partecipazione di Aldo Casentino, Direttore Generale Protezione Natura del Ministero per l’Ambiente, Luciano Agostini, Assessore all’Agricoltura della Regione Marche, Riccardo Treggiari, Sindaco di Amandola, Fabio Renzi della Segreteria Nazionale di Legambiente, Massimo Rossi, Presidente della provincia di Ascoli, Giusto Giovanetti, Direttore del Centro di Coltura Sperimentale di Aosta, Andrea Ferrante, Presidente Alab, Annarita Silenzi, biologa, Gianluca Baiocchi, Ces, Comandante della Stazione di Comunanza, Luciano Bianchi, agronomo.

Le linee del progetto verranno illustrate da Alberto Mandozzi, Presidente dell’Atam. Si tratta di un progetto finalizzato a riportare al centro dell’attenzione il tartufo bianco il quale, sfuggendo alla coltivazione, la cui centralità negli ultimi anni è stata soppiantata dal tartufo nero pregiato, come noto riproducibile. Il progetto propone un’ipotesi di agricoltura compatibile con il tartufo bianco che sia basata su tecniche agronomiche tradizionali. E’ da sottolineare tuttavia che il progetto “Un parco per il tartufo” non è un progetto mirato a vietare le nuove tecniche agronomiche ma ad incentivare a fianco di queste ultime tecniche che aiutino la nascita del tartufo bianco.