Federfarma Ascoli ricorda a tutti i cittadini del Piceno che il ministero raccomanda di effettuare la vaccinazione entro la fine del mese di dicembre per assicurare un’efficace copertura contro l’epidemia influenzale, prevista a partire da gennaio 2007. «Già da alcuni giorni i vaccini sono ufficialmente disponibili nelle farmacie – spiega il presidente della Federfarma Ascoli, Pasquale D’Avella - per le categorie a rischio come gli ultrasessantacinquenni, i bambini e adulti affetti da patologie croniche, donne nel secondo o terzo trimestre di gravidanza il vaccino è dispensato gratuitamente dalle strutture sanitarie pubbliche e dai medici di medicina generale. i cittadini che, pur non rientrando in una delle categorie a rischio, vogliono comunque proteggersi dall’influenza, possono acquistare il vaccino in farmacia».

La sindrome da influenza colpisce infatti anche le imprese. Perché le pene di lavoratori e imprenditori costretti a letto hanno il loro impatto economico. Il costo per le imprese ad Ascoli Piceno derivato dall’influenza, calcolato per 13 settimane tra 11 ottobre e il 9 gennaio 2004, può essere stimato a quasi 350.000 euro, oltre un quinto dell’intero costo marchigiano dovuto alla sindrome influenzale, che si aggira intorno a un milione e 576 mila euro. Sono stati circa 5.630 i giorni di malattia ad Ascoli Piceno e 25.355 nelle Marche. Un dato che considera la malattia degli occupati italiani, tra imprenditori e lavoratori, per una media di tre giorni di convalescenza a testa ed esclude il costo del week-end. Questo quanto emerge da una elaborazione della Camera di Commercio di Milano, ufficio Indici di Mercato e Statistica, su dati Camere di commercio, Istat, Ministero della Salute considerando un’incidenza del virus uguale nelle diverse province.

L’influenza, dunque, costa molto, a livello umano e sociale: assenze dal lavoro sia per gli adulti sia per i genitori nel caso di influenza nei bambini; costo dei farmaci, costo delle visite mediche, costo di eventuali ospedalizzazioni. L'Organizzazione Mondiale della Sanità indica quale obiettivo primario della vaccinazione antinfluenzale la prevenzione delle forme gravi e complicate di influenza e la riduzione della mortalità prematura in gruppi ad aumentato rischio di malattia grave. Una strategia
vaccinale basata su questi presupposti presenta quindi un favorevole rapporto costo-beneficio e costo-efficacia.