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La Democrazia Cristiana Provinciale lancia un "Appello del Territorio"

Ascoli Piceno | In occasione del convegno dal titolo "Ascoli città territorio nella nuova Provincia. Idee programmatiche a confronto" il partito centrista ha voluto lanciare un appello ai partiti per affrontare insieme le vere emergenze socio-economiche del territorio.

Lo storico logo della Democrazia Cristiana

Il convegno organizzato dalla Democrazia Cristiana Provinciale, il 3 novembre scorso,dal tema: "Ascoli città territorio nella nuova Provincia. Idee programmatiche a confronto", ha registrato, dopo le relazioni introduttive di Domenico Fanini e Gino Vallesi, illustrative dei due documenti programmatici elaborati dal Partito per Provincia e Comune di Ascoli, una costruttiva interlocuzione tra gli intervenuti, tra cui l'On. Agostini, l'Assessore Reg.le Donati, il Consigliere Reg.le D'Isidoro ed i Segretari Prov.li del Partito Socialista Teodori e della DCA Tassotti.

Erano presenti, tra gli altri, l'Assessore Prov.le Mandozzi, il Segretario Prov.le PD Gionni, i Coordinatori Comunali PD Casini e IdV Di Micco,il Responsabile Organizzativo IdV Merlonghi, i responsabili di Fucina Picena, Scipioni e Celani, i Presidenti del Consind Re e dell'Erap Filiaggi.

I lavori si sono aperti con l'indicazione delle priorità d'intervento, per invertire a breve la tendenza negativa del sistema economico provinciale, ricreando così lavoro di qualità e contestualmente riducendone il fenomeno della precarietà.

Per far ciò, non sottovalutando ovviamente lo stato recessivo dell'economia nazionale, si è convenuto sulla necessità di intervenire per eliminare le debolezze strutturali ed endogene del nostro sistema territoriale: deficit d'infrastrutture, mancanza di una cultura d'impresa legata al territorio, di una diversa politica industriale e di una politica virtuosa dei fattori di sviluppo in grado di ridurre il costo del lavoro (collegamenti est/ovest e nord/sud, trasporti,ciclo combinato per produrre energia e gestire i rifiuti ecc..).

Si è poi affermata l'importanza di un'azione amministrativa che tenda a rendere concreto un progetto integrato di sistema tra industria, cultura e turismo, dove, riconfermata l'importanza strategica del settore manifatturiero e del suo indispensabile collegamento con il sistema culturale e della ricerca per i necessari trasferimenti ad esso delle tecnologie innovative, traguardando in tal senso l'obiettivo del V° Polo Universitario delle Marche, si punti alla valorizzazione del sistema turistico quale secondo motore di sviluppo, con politiche mirate di internazionalizzazione e destagionalizzazione puntando sui tanti turismi e sulle nostre eccellenze naturali (balneare, sciistico,termale, culturale, convegnistico ecc..).

Un'iniziativa questa della DC Provinciale, che al di là del merito e delle emergenze affrontate, ha voluto affermare l'importanza di una politica diversa, che rigetta gli accordi spartitori preventivi e l'individuazione conflittuale dei candidati, prima di aver condiviso l'impegno programmatico sulle cose da fare nell'interesse della collettività territoriale.

In tale ottica sono state rivolte due esplicite richieste al Rappresentante la Giunta Regionale, che attengono, da un lato, l'utilità di una campagna d'ascolto allargata anche agli Istituti di Credito, alle Associazioni espressione della società civile ed ai Partiti politici, per far sentire tutti "Agenti dello Sviluppo" e remare tutti insieme dalla stessa parte, e dall'altro, l'affermazione concreta del principio di solidarietà nella distribuzione delle risorse economiche regionali e dei finanziamenti comunitari tra le Province marchigiane, adottando il criterio della diretta proporzionalità alle situazioni di disagio socio-economico territoriale.

Per finire la Democrazia Cristiana Provinciale ha voluto lanciare un "Appello del Territorio", aperto all'adesione di forze politiche, sociali, alle Associazioni di categoria, del volontariato, della cultura, della società civile e dei singoli cittadini, perché si affermi nel sistema politico locale, questa è la sintesi dell'appello, "una concreta discontinuità nel metodo e nel merito per affrontare insieme le vere emergenze socio-economiche del territorio".

Con ciò è stato infine rimarcato l'interesse a "ricercare risorse ed intelligenze più temperate e pragmatiche, nell'ambito di maturate esperienze gestionali amministrative o associative, in grado di costruire una realtà socio-economica migliore, dinamica, convintamente proiettata verso il futuro e che traguardi realmente il bene comune".

04/11/2008





        
  



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