Lezione inaugurale del corso di diritto dell'Informatica
Ascoli Piceno | Presiederà, Borruso presidente aggiunto onorario della Corte di Cassazione e coautore del più noto (ed utilizzato) sistema di ricerca giuridico italiano: l'ITALGIURE-FIN
Relatore d'eccezione sarà il professor Renato Borruso, presidente aggiunto onorario della Corte di Cassazione, che tratterà una lezione sul tema di "Etica ed Informatica". "Borruso è un insigne giurista, tra i fondatori dell'Informatica giuridica in Italia - spiega il professor Guido Biscontini, preside della Facoltà - che da anni collabora con il nostro Ateneo.
Il seminario è il primo di una serie di iniziative didattiche che verranno proposte agli iscritti durante il corso di diritto dell'informatica e che contribuiscono ad arricchire l'offerta formativa per i nostri studenti. Sono previste, infatti, altre lezioni su argomenti specifici inerenti al rapporto tra Diritto e Nuove tecnologie. Durante i seminari tenuti anche da esperti del settore, - continua Biscontini - verranno affrontate tematiche particolarmente interessanti per lo studioso del diritto.
I temi trattati saranno cookies e privacy, sito web e informazione in Internet, diritto di accesso alle risorse in rete e disabilità, diritto d'autore e ambiente digitale, ma anche solidarietà sociale e crisi del concetto di proprietà nell'ICT, principi giuridici e principi informatici e il manifesto degli hacker".
Il Seminario è aperto a studenti iscritti al corso, agli studenti universitari, ai professionisti del settore (avvocati, magistrati, commercialisti) e a tutto il pubblico interessato alle tematiche inerenti al diritto e alle nuove tecnologie.
La partecipazione di Borruso sarà sicuramente gradita a tutti i professionisti del settore che avranno la possibilità di confrontarsi con un docente di rinomata fama che ha lavorato presso le più prestigiose sedi Universitarie. Magistrato fino al 1997 è stato Direttore del Centro Elettronico (CED) della Corte di Cassazione a Roma. Estensore di oltre 1000 sentenze, Borruso è anche coautore del più noto (ed utilizzato) sistema di ricerca giuridico italiano: l'ITALGIURE-FIND, oltre che autore di numerose monografie sull'argomento.
"Non credo che, oggi, uno studente di diritto possa avere una formazione che prescinda dallo studio delle nuove tecnologie - rivela la professoressa Maria Concetta De Vivo, titolare del corso -
Queste, infatti, condizionano pesantemente i rapporti interpersonali ed ogni tipo di attività umana.
Tale condizionamento può portare ad una tecnocrazia pericolosa e senza regole, pertanto il diritto rappresenta l'unico strumento che una società civile ha per regolamentare i nuovi fenomeni informatici e per tutelare il singolo individuo dalla loro invasività. Per fare questo occorre che il futuro giurista sia in grado di conoscere questa nuova realtà digitale che è chiamato a ‘normare'.
È per questo motivo che, oggi, in quasi tutte le facoltà di giurisprudenza vengono proposti ai propri iscritti anche insegnamenti che, accanto allo studio del diritto ‘tradizionale' analizzano fenomeni come Internet, il web, la privacy in rete, il commercio elettronico, il contratto telematico, la firma digitale, i domain names, il copyleft ed altri ancora.
In questa società, - conclude la professoressa De Vivo lo studente in generale e lo studioso del diritto in particolare, per poter affrontare le nuove sfide, deve avere una formazione a 360 gradi. Questo non vuol dire che deve diventare un informatico oppure un tecnologo, ma sicuramente deve essere preparato adeguatamente su tematiche che fino a poco tempo fa erano sconosciute".
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05/11/2007
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