Rimarrà aperta fino al 21 novembre, presso la Saletta Rosa Spina in Via San Germano 3 di Ascoli Piceno, la mostra di incisioni dell’artista Nunzio Gulino.

 

L’artista, nato a Comiso ma residente da tempo a Roma, ha donato alla Provincia di Ascoli Piceno cento incisioni, che sono state mostrate al pubblico in una mostra durante la scorsa estate .

 

La pittrice Luciana Nespeca, sempre molto attenta ai territori spesso inesplorati dell’incisione, ha voluto riproporre, in questo squarcio d’autunno, una nuova serie di opere dell’artista incisore che dal 1969 insegna disegno presso l’Istituto Centrale del Restauro di Roma diretto da Pasquale Rotondi.

 

Le incisioni di Gulino si pongono tra la fiaba e la realtà poste in un luogo di non contraddizione quasi che, guardando con attenzione un’acquaforte  del maestro siciliano, crediamo di avere sotto gli occhi come intuito dal critico Luigi Carluccio, “una remota struttura astratta” dal contenuto netto, dalla linea precisa, dallo stile che tenta d’imitare lo splendore dell’onice.

Ma si tratta solo di un inganno della sua straordinaria tecnica incisoria. Subito dopo ci si accorge come Gulino detesti ogni linea retta, preferendo l’intreccio che suggerisce il mistero nella trasparenza e nell’equilibrio, dentro spazi vuoti.

 

Come suggerisce un altro dei numerosi intellettuali che hanno scritto di lui, Floriano de Santi, “Dove un Kandinskij scorge solo il trionfo della geometria – un cerchio grigio o il bianco e nero di un gioco di scacchi-, Gulino intravede boschi d’ebano e d’acero, gemme uccise dalla brina, nidi di larve e di bruchi, alchechengi e soffioni, campi di grano e di girasoli, divenuti a volte nuances di vessilli, a volte relitti preziosi abbandonati dalla marea sulla spiaggia”.

 

La mostra è visitabile dal mercoledì alla domenica con orario 17.00 – 20.00. Per informazioni 0736.258044