Il ‘Caso Ballarin' sempre al centro dell'arena politica sambenedettese. In attesa del Consiglio Comunale di lunedì 17 novembre durante il quale sarà discusso e votato l'atto d'indirizzo - che è integralmente disponibile negli articoli correlati - si susseguono le riunioni politiche per arrivare preparati al fatidico appuntamento. Nella serata di mercoledì 5 ottobre si sono riuniti i vertici cittadini del Popolo della Libertà. All'incontro, tenutosi nella sede di Forza Italia di Via Carducci, erano presenti Andrea Assenti, Bruno Gabrielli, Pasqualino Piunti, Giovanni Poli, Giorgio De Vecchis, Luca Vignoli, più il prof. Antonio Felicetti della Lista Martinelli.

Il giorno dopo i Capigruppo di Forza Italia ed An Bruno Gabrielli e Pasqualino Piunti hanno incontrato la stampa per riassumere il senso della riunione.

E del Ballarin si continuerà a parlare. Per venerdì 7 e martedì 11 novembre (alle ore 19.00) si riuniranno in seduta comune le Commissioni Consiliari Lavori Pubblici ed Urbanistica. "Dopo questi due incontri ci riuniremo ancora per sintetizzare in modo compiuto la nostra posizione - afferma Piunti - La considerazione che mi sento di fare a nome di tutto il Pdl è questa: come si può pretendere di chiamare il Consiglio Comunale, e quindi i consiglieri fino ad oggi bellamente ignorati, a dare un'interpretazione su una legge dello Stato (la n. 311 del 31-12-2004), ovvero la Legge Finanziaria 2005? Ci stupiremmo - prosegue l'esponente di An - se i nostri colleghi di maggioranza non dovessero porsi questa domanda. Oltretutto stiamo parlando di un atto che al momento non ha paternità, visto che non si sa chi l'ha redatto".

"Il Consiglio Comunale non è la Corte Costituzionale - rincara la dose Gabrielli - i contenuti dell'atto di indirizzo sono impegnativi e debordano dalle competenze di noi consiglieri".

"Siamo fermamente convinti che l'area Ballarin vada riqualificata", chiariscono i due Consiglieri a nome di tutto il Pdl, "ma critichiamo fortemente il metodo portato avanti dall'Amministrazione Gaspari".

In particolar modo viene criticato duramente il fatto che l'area, una volta completato il restyling, non sarà più di proprietà comunale. Sarebbe stato preferibile utilizzare degli strumenti che avessero consentito al Comune di rimanere proprietario dell'area, magari un accordo di programma o un project-financing.

Quindi i giudizi dei due Consiglieri sull'atto d'indirizzo sono duri: "Un documento vago, generico ed anche rischioso perché facilmente impugnabile. Più che fare chiarezza creerà una grande incertezza".

Al momento il Pdl esclude la possibilità di presentare degli emendamenti al testo: "Si dovrebbe emendare in talmente tanti punti che converrebbe riscriverlo da capo, se il documento dovesse rimanere così com'è il nostro voto sarà contrario", tagliano corto Piunti e Gabrielli.

Infine, secondo Gabrielli, l'atto d'indirizzo propedeutico per l'emanazione di un bando pubblico dovrebbe essere il più possibile neutro. "Ma in questo caso non è così - afferma l'azzurro - in più parti ci sono riferimenti, ed addirittura ringraziamenti, alla Fondazione Carisap". Come a dire che il documento ed il successivo bando sarebbero stati cuciti su misura per l'ente presieduto da Marini Marini.