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Al premio Bizzarri storie che attraversano i confini

San Benedetto del Tronto | In programma “Guerra” di Pippo Delbono su una tournèe teatrale in PALESTINA. “Sogni di cuoio” con la partecipazione di MARIO KEMPES. E in prima nazionale “Cinè-Tracts”, sguardi irriverenti sull’Italia di oggi.

Premio Bizzarri, GUERRA di Pippo Delbono

La cronaca di una coraggiosa tournèe teatrale realizzata tra mille pericoli in Palestina; un ricordo della recente tragedia del terremoto a San Giuliano; un’amara riflessione sui problemi degli immigrati in Italia; un ritratto del leggendario calciatore argentino Mario Kempes e dei tanti giovani che emigrano dal Sudamerica per cercare fortuna in Italia; “Cinè-Tracts”, autoritratto italiano proposto dal Bizzarri in prima nazionale: questi, a grandi linee, i contenuti della seconda giornata del Premio Bizzarri.
 
Mercoledì 10 novembre le proiezioni partiranno alle ore 9.30, Auditorium della Biblioteca Comunale, con i documentari “Le donne di San Giuliano” di Salvatore Maira (sul recente terremoto in Molise che provocò la morte dei piccoli studenti di un’intera classe elementare), “Echi di pietra” di Sara Pozzoli (suggestivo ritratto del musicista Giovanni Lindo Ferretti), “Mare Nostrum” di Massimo Mencherini (viaggio nell’Italia dei diritti negati agli stranieri).
Alle ore 18.15, per la sezione “Il Pianeta delle Guerre”, uno dei momenti centrali della giornata: “Guerra”, l’ultimo documentario di Pippo Delbono (presentato all’ultimo festival di Venezia), tratto dall’omonimo dramma teatrale che la Compagnia di Delbono ha messo in scena in Israele e Palestina nel 2003. Da questa esperienza di “teatro sociale”, Delbono ha tratto ispirazione per un film su ciò che è accaduto nei teatri e nelle città, sulla scena e nella vita reale. Nello spazio spoglio di un palcoscenico o nelle strade affollate di Gerusalemme si vive (secondo le parole di Delbono) “una guerra interiore che è poi la guerra del mondo”. Tra appunti di viaggio, emozioni e sguardi, si raccontano storie che attraversano i confini, sottolineando l’alta funzione civile del teatro e dell’arte.
 
Alle ore 19.15, in prima nazionale, sarà proiettato “Cinè-tracts – Sguardi da un paese spaesato”, realizzato da un gruppo di documentaristi italiani e presentato in occasione degli “Stati Generali del documentario” di Bologna. “Cinè-Tracts” è una raccolta di brevi filmati di 2-3 minuti: cinema diretto, impegno politico-sociale, totale libertà espressiva, grande rigore etico.
Cosa è accaduto e cosa sta accadendo in Italia? Questa domanda muove l’intero progetto: un osservatorio critico su ciò che il cittadino incontra quotidianamente, nelle fabbriche, case, scuole, uffici, in ogni luogo utile a descrivere cambiamenti, anomalie, diversità... C’è una Italia che cambia e un’altra che resta immobile? C’è veramente un paese spaccato in due, diviso tra Essere e Avere? “Cinè-Tracts” assegna agli uomini della strada la parte del leone, insinuandosi nelle mille realtà che il nostro paese contiene.
Alla proiezione sarà presente l’organizzatore del progetto BRUNO BIGONI, 1° premio al Bizzarri 2003 con “Cuori all’assalto”.
 
Alle 21.30, Sala Azzurra del Calabresi, sarà proposto “Sogni di cuoio” di Elisabetta Pandimiglio e César Meneghetti. Alla proiezione saranno presenti i due registi, già partecipanti a varie edizioni del Bizzarri.

“Sogni di cuoio” segue una ventina di giovani calciatori argentini e uruguayani arrivati in Italia: i migliori entreranno a far parte di una squadra di serie C2, il Fiorenzuola, senza alcun problema di nazionalità o passaporto perché discendono tutti da italiani. Ad allenare il gruppo dei sudamericani viene chiamato il campione argentino MARIO KEMPES, autore dei due goal che nel 1978 portarono la vittoria del Mondiale, divenuto celebre anche per essersi rifiutato di stringere la mano ai colonnelli che assistevano all’incontro. È una grande occasione per venti ragazzi che hanno lasciato famiglie, affetti, lavoro, solo perché certi di firmare un redditizio contratto e iniziare subito a giocare in Italia. “Sogni di cuoio” percorre l’altalenante dipanarsi della vicenda, tra promesse e speranze, attese estenuanti, entusiasmi e ambiguità.

Un documento sul calcio, su quegli aspetti che dagli spalti di uno stadio è difficile cogliere
persino per lo sportivo più attento, ma anche un film sull’emigrazione di ritorno, sulla circolarità della Storia, sui quegli esseri umani che di generazione in generazione, in una sorta di moto perpetuo, continuano ad attraversare la terra in cerca di un destino migliore.

09/11/2004





        
  



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Elisabetta Pandimiglio e Cèsar Meneghetti, autori di "Sogni di cuoio", ospiti al Premio Bizzarri

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